Decine di cittadini hanno cominciato ad affluire al cimitero di Borisovo a Mosca per deporre fiori sulla tomba dell'oppositore Alexei Navalny nel primo anniversario della morte, avvenuta nella colonia penale artica dove era detenuto. L'afflusso, secondo quanto testimoniato dall'ANSA sul posto, è cominciato poco dopo l'apertura dei cancelli, alle 9 ora locale, senza che la polizia intervenisse per impedirlo. I primi a rendere omaggio alla tomba di Navalny, subito dopo l'apertura dei cancelli, sono stati diversi ambasciatori e diplomatici di ambasciate europee, tra cui quella italiana, oltre agli ambasciatori di Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno deposto mazzi di fiori.
Video La vedova Navalny: 'Continuare a lottare per una Russia libera e pacifica'
Un anno dopo la morte dietro le sbarre del leader dell'opposizione russa, i suoi sostenitori si preparano a ricordarlo oggi con eventi commemorativi nonostante i rischi di ritorsioni da parte del governo. Navalny è stato dichiarato "estremista" dalle autorità di Mosca, una sentenza che rimane in vigore nonostante la sua morte in una colonia penale artica il 16 febbraio 2024. In Russia, chiunque menzioni Navalny o la sua Fondazione anticorruzione senza dichiarare che entrambi sono stati dichiarati "estremisti" è soggetto a multe o fino a quattro anni di carcere.
Video Cittadini rendono omaggio alla tomba di Navalny a Mosca
"I sostenitori di Alexei terranno eventi commemorativi in tutto il mondo", ha scritto su Telegram l'ex collaboratore di Navalny, Leonid Volkov. "In alcuni luoghi ci saranno manifestazioni o marce, in altri verrà proiettato il documentario 'Navalny', in altri ci saranno cerimonie commemorative", ha aggiunto.
La vedova di Navalny, Yulia Navalnaya, condividerà i ricordi del marito durante un evento a Berlino, dove si sono stabiliti molti sostenitori dell'opposizione russa. "Ovunque voi siate, in Russia o all'estero, speriamo davvero che il 16 febbraio incontrerete persone che la pensano allo stesso modo", ha scritto Volkov, fornendo gli orari di apertura del cimitero Borisovskoye di Mosca dove è sepolto Navalny.
Ma i canali russi Telegram pro-Cremlino hanno messo in guardia i sostenitori dall'andare al cimitero. "Diamo un breve consiglio a coloro che intendono andarci ma non sono ancora sicuri: non andate!", si legge in un post condiviso dal giornalista filo-Cremlino Dmitry Smirnov e da altri canali. Il messaggio avverte del "Grande Fratello e del suo occhio sempre vigile", con la foto del cartello della telecamera di sicurezza ai cancelli del cimitero.
Navalnaya ha invitato i suoi sostenitori a continuare la lotta per una Russia "libera e pacifica". "Sappiamo per cosa stiamo lottando: la Russia del futuro, libera, pacifica e bella, quella che Alexei sognava, è possibile - ha affermato in un video trasmesso dai suoi collaboratori -. Facciamo di tutto perché il suo sogno diventi realtà".
Intanto, il movimento di opposizione russo - costretto all'esilio da una repressione senza precedenti - è afflitto da lotte intestine e gravemente indebolito dalla perdita del suo leader. Esiliati in vari Paesi, i suoi esponenti di spicco hanno cercato di rilanciare la lotta contro il lungo regno del presidente Vladimir Putin anche in Russia, dove le critiche alle autorità sono severamente punite.
Ue: 'Il responsabile ultimo per la morte di Navalny è Putin'
"La responsabilità ultima" per la morte di Alexei Navalny è di Vladimir Putin: lo scrive in una nota l'Unione europea nel giorno del primo anniversario della morte in carcere del dissidente russo.
"Oggi è un anno dalla morte del leader dell'opposizione russa Alexai Navalny, per la quale il presidente Putin e le autorità russe portano la responsabilità ultima", si legge nel messaggio dei Ventisette, in cui si chiede il rilascio di tutti i prigionieri politici russi e si afferma che "Navalny ha dato la sua vita per una Russia libera e democratica".
L'omaggio di Scholz e Tajani
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha reso omaggio oggi al principale oppositore del Cremlino, Alexeï Navalny, morto in prigione un anno fa "perché aveva combattuto per la democrazia e la libertà in Russia".
"Putin combatte brutalmente la libertà e i suoi difensori. Il lavoro di Navalny è stato tanto più coraggioso. Il suo coraggio ha fatto la differenza e va ben oltre la sua morte", ha scritto ancora il cancelliere su X.
"A un anno dalla morte di Aleksej Navalny, non dimentichiamo il suo coraggio e il suo sacrificio a favore della libertà e della democrazia. La mia vicinanza alla sua famiglia e a tutti i difensori dei diritti umani che ogni giorno combattono nel mondo per avere più giustizia e stato di diritto". Lo scrive su X il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani.
La madre di Navalny: 'I responsabili del suo omicidio siano puniti'
La madre del dissidente russo Alexei Navalny, morto in carcere un anno fa, ha dichiarato di volere che i responsabili del suo "assassinio" siano "puniti".
"Vogliamo vedere puniti coloro che hanno commesso questo assassinio, coloro che non l'hanno aiutato, e sono sicura che un giorno la verità vincerà", ha detto all'Afp, trattenendo a stento il pianto, Lyudmila Navalnaya, in visita alla tomba del figlio. "Tutto il mondo sa chi ha ordinato questo. Ma vogliamo che sappia anche chi sono stati gli esecutori e i facilitatori", ha aggiunto la madre dell'oppositore morto, grande critico di Vladimir Putin e del suo regime.
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