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Internazionali: Alcaraz spegne il sogno di Sinner, lo spagnolo è il re di Roma

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"Grazie Roma": a scriverlo sulla telecamera è Carlos Alcaraz, che spegne in finale il sogno di Jannik Sinner di vincere gli Internazionali 49 anni dopo Adriano Panatta. Lo spagnolo trionfa in due set (7-6 6-1, in meno di due ore di gioco), si aggiudica per la prima volta il torneo di Roma e interrompe la striscia di match vincenti dell'altoatesino a 26.

Per Sinner il bilancio è comunque positivo: al rientro dopo i tre mesi di stop per la vicenda Clostebol arriva fino alla finale del Masters 1000 romano e può guardare con fiducia al Roland Garros, primo obiettivo stagionale del n.1 e anche dello spagnolo. Non riesce il 'triplete' tennistico dopo le vittorie di Jasmine Paolini nel singolare e del doppio con la Errani. Ma tant'è. Il tennis ha comunque ritrovato un Sinner ad alti livelli. "Prima del torneo avrei firmato per la finale", dice infatti l'azzurro durante la premiazione.

"Complimenti a Carlos, sei sicuramente da battere a Parigi. Ringrazio il mio team, abbiamo passato tre mesi tutt'altro che facili. Essere qui è già un grandissimo risultato. Portiamo a casa un trofeo molto speciale, ma avrei voluto l'altro (ride, ndr). Roma è il torneo più speciale per me e gli italiani ed è stato un grande successo: Paolini ha vinto singolare e doppio, io e Lorenzo Musetti abbiamo fatto il nostro al maschile. Siamo un grandissimo gruppo. Un grazie speciale a mio fratello: piuttosto che essere qui è a Imola a vedere la Formula 1 (ride, ndr).

Per ultimo grazie a tutti i tifosi: mi avete dato tanta energia e coraggio per essere qui sul campo". In tribuna sorridono mamma Siglinde e papà Hanspeter, la sconfitta non scalfisce la grandezza di Jannik, la normalità di casa Sinner è la chiave della crescita e dei successi del n.1 al mondo. La finale degli Internazionali è l'undicesimo confronto tra i due (dodici contando il Challenger di Alicante 2019, il primo di una lunga serie), con Alcaraz in vantaggio ora 7 a 4. I due non sono amici, ma protagonisti di una nuova era del tennis, destinati a scrivere nuove e memorabili pagine di questo sport orfano di Roger Federer e Rafa Nadal con un Djokovic ormai ai titoli di coda. Le ultime tre sfide, targate 2024, le aveva vinte Alcaraz: Indian Wells, Parigi, Pechino. E ora, nel 2025, anche Roma. A fine match Alcaraz, che tornerà numero 2 al mondo, ha parole al miele per il suo avversario

: "Sono contento di rivedere Jannik a questo livello - dice - è una cosa pazzesca quello che ha fatto, gli faccio i complimenti, sono super felice di rivederlo". In effetti, nei tre mesi di assenza di Sinner Alcaraz non aveva nascosta un certo disagio nel non avere il grande rivale da battere. Il risultato di oggi non cambia la classifica Atp però ha una importanza non da poco: Sinner ha saggiato il suo stato dopo lo stop forzato. Il primo set lo conquista lo spagnolo dopo una battaglia di un'ora e 10 minuti equilibrata fino al tie break giocato punto a punto. Resta il rammarico per quei due set point annullati dallo spagnolo sul 6-5 per l'azzurro. Il secondo set è subito in salita per Sinner. Alcaraz fa il break al secondo gioco e poi mantiene il servizio fino al 3-0. I quasi 11mila del Centrale cercano in tutti i modi di trascinare l'azzurro. Ma Sinner appare stanco, sbaglia tanto, troppo. E la vescica sotto il piede destro gli da noia. Alcaraz invece va come un treno e chiude il match 6-1.

E così, dopo aver già infranto i sogni di gloria di Musetti in semifinale, lo spagnolo spegne anche quelli di Sinner al Foro Italico. I due ora puntano a Parigi. E lo spettacolo è assicurato. Va in archivio una edizione degli Internazionali definita dal presidente della Fitp, Angelo Binaghi e dal numero 1 di Sport e Salute, Marco Mezzaroma "memorabile". "L'elezione del nuovo Papa vissuta in diretta al Foro Italico", la visita al Pontefice insieme a Sinner e la presenza del "Presidente della Repubblica, dopo tanti anni, per Paolini evidenziando la considerazione che c'è per il tennis e per questo torneo", hanno sottolineato.

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