Israele, le prime ore degli ostaggi liberati: «Condizioni stabili». Emily Damari su Instagram: «Felice più che mai»

«Sono tornata con i miei cari, sono più felice che mai», Emily Damari, cittadina israelo-britannica di 28 anni, ha condiviso il suo primo messaggio sui social media dopo 15 mesi di prigionia nelle mani di Hamas. Ha il sorriso di chi può riprendere in mano la sua vita e un'ombra negli occhi.  Nel suo post, Damari ha scritto: «Sono grata alla mia famiglia e ai miei migliori amici». Nonostante le ferite subite durante l’assalto, tra cui la perdita di due dita, Emily ha mostrato una resilienza straordinaria. Ha ringraziato coloro che si sono mobilitati per la sua liberazione, affermando che il suo cuore è «pieno di emozioni».

Gli ex ostaggi

Emily è una delle tre prigioniere che sono state liberate domenica 19 gennaio nell'accordo di cessate il fuoco tra Israele e Hamas.

Insieme a lei anche  Romi Gonen e Doron Steinbrecher. Tel Aviv ha seguito con il fiato sospeso tutte i delicati passaggi della liberazione. 

Meirav Leshem Gonen, madre di Romi, ha espresso un misto di sollievo e incredulità. In un breve post su Facebook, ha dichiarato: «Mi sono presa un momento per respirare e credere a questa nuova realtà». Meirav, che ha sempre chiesto il ritorno a casa degli ostaggi al governo di Benjamin Netanyahu, ha scritto «hanno bisogno che questa realtà diventi vera» anche per loro. 

Dal punto di vista medico, le condizioni delle tre donne sono state definite «stabili» dal personale del Sheba Medical Center, dove sono state ricoverate al loro ritorno. Il vice primario Sefi Mendelovich ha spiegato che saranno necessari ulteriori giorni per completare tutti gli esami clinici, ma il quadro generale è incoraggiante.

Le accuse di Hamas

La liberazione delle tre ostaggi è avvenuta nell'ambito di un accordo tra Israele e Hamas che prevede il rilascio di detenuti palestinesi in cambio della restituzione degli ostaggi israeliani. Nella stessa notte, sono stati scarcerati 90 prigionieri palestinesi, tra cui 69 donne e diversi minorenni. Tuttavia, non sono mancate le polemiche: Hamas ha denunciato la mancata liberazione di un detenuto incluso nell'elenco concordato, sollecitando Israele a rispettare pienamente l'accordo. Secondo quanto riportato, circa 1.900 detenuti palestinesi dovrebbero essere liberati durante le diverse fasi dell’accordo di cessate il fuoco.

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