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Jannik Sinner, il malore: occhio al dettaglio, la foto che sta facendo il giro del mondo | Guarda

2 ore fa 1
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Il malore patito da Jannik Sinner nel corso del match contro Holger Rune, poi vinto in quattro set, ha spaventato tutti i suoi fan. Era dal settimo gioco del secondo set che il 23enne pusterese aveva cominciato ad accusare dei problemi. Poi dopo essersi portato avanti 3-2, nel terzo set degli ottavi di finale degli Australian Open contro Rune, l’azzurro ha chiesto l'intervento dei medici.

Dopo aver misurato la pressione è rientrato negli spogliatoi per 11’, prima di ricominciare a giocare. Sul 2-2, ha sprecato due palle break con 2 errori, su un dritto e un rovescio, e poi ha iniziato a muoversi lentamente. E da lì i guai fisici: prima un fastidio a una caviglia causato probabilmente dovuto a un allungo, poi il malessere allo stomaco con conseguente nausea. 

Cosa gli hanno fatto negli spogliatoi?: il fango di Rune, illazione-choc contro Sinner

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Per il troppo dolore, così, Jannik è stato costretto a fermarsi, con il fiatone alla bocca. Da quel momento, Sinner si è seduto in panchina con l’asciugamano che gli ha coperto il volto, con tremore alle mani, malessere, virus, nausea, disidratazione e tremore. Al rientro dalla sosta, non mollando, è riuscito a batter poi Rune in quattro set (6-3, 3-6, 6-3, 6-2) parlando di “match durissimo” a fine partita: “Ho avuto un po’ di vertigini — le sue parole — In termini di infortuni, non ho nulla, solo qualche problema di salute. Erano condizioni difficili. Faceva caldo ieri e fa ancora caldo oggi. Sapevo che sarebbe stato molto, molto difficile. Ho lottato contro un avversario duro, ma anche un po’ contro me stesso”.

 ecco cosa trapela

"Qualcosa c'è, sto combattendo". Malori e tremore, incubo per Sinner: ecco cosa trapela

E ancora: “È stata una mattinata strana, non ho neanche disputato il riscaldamento — ha concluso —. Parlare con il dottore mi ha fatto bene. Sapevo che sarebbe stata una partita complicata. Ho giocato bene, ho servito benissimo e questo mi ha dato la fiducia per continuare a lottare. Oggi il supporto del pubblico è stato fondamentale, ne avevo bisogno”.

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