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Le indagini sulla scomparsa di Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, la 40enne di origini salvadoregne sparita a Milano lo scorso 24 gennaio, proseguono senza sosta. I carabinieri, coordinati dalla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo, hanno aperto un fascicolo con l'ipotesi di istigazione al suicidio a carico di ignoti. Al momento, l'attenzione degli investigatori si concentra sulle immagini delle telecamere di sorveglianza situate nelle vicinanze dell'abitazione della donna, in zona viale Sarca, dove viveva con il suo compagno.
L'allarme
A lanciare per prima l'allarme è stata la datrice di lavoro di Jhoanna, una dottoressa di un ospedale pubblico milanese, preoccupata per l'assenza della babysitter sul luogo di lavoro. Tuttavia, il compagno, un uomo di 48 anni, ha presentato denuncia il 31 gennaio, solo una settimana dopo che della donna non vi erano più notizie. La sua segnalazione è arrivata dopo che i carabinieri della stazione di Musocco non avevano ricevuto alcuna notizia di Jhoanna.
Parallelamente, i militari stanno interrogando le amiche e le persone vicine alla 40enne, che lavorava come babysitter. Da quanto riferito da una delle persone per cui prestava servizio, la donna negli ultimi giorni prima della scomparsa sembrava visibilmente «turbata», circostanza che aggiunge un ulteriore elemento di inquietudine alle indagini.
Chi è la babysitter scomparsa
Jhoanna Nataly Quintanilla Valle, quarant'anni e di origini salvadoregne, è scomparsa da Milano lo scorso 24 gennaio.
Da allora, mancano tracce della donna, che non fa più ritorno a casa da ben tredici giorni.
L'appello
A lanciare un appello sui social è stata anche l'associazione Penelope Lombardia, che è attiva nell'assistere i familiari di persone scomparse. Nel volantino si legge che Quintanilla è alta 1.60 centimetri, pesa 65 chili, ha capelli biondi e occhi castano scuro.
Chiunque dovesse vederla o riconoscerla, può contattare le forze dell'ordine.