Jo Ellis, chi è la pilota transgender accusata di essere alla guida dell'elicottero dell'incidente aereo a Washington. «Ma io sono viva e non ero in volo»

La sera del 31 gennaio 2024, un elicottero Sikorsky UH-60 Black Hawk dell’esercito americano si è scontrato con un aereo di linea in fase di atterraggio all’aeroporto nazionale Reagan di Washington DC. L’impatto ha trasformato il cielo in una palla di fuoco, mentre entrambi i velivoli precipitavano nel gelido fiume Potomac. La tragedia ha spezzato 67 vite, tra cui quelle dei tre militari a bordo del Black Hawk e dei 64 passeggeri e membri dell’equipaggio del Bombardier CRJ-700 della compagnia American Eagle.

Mentre l’America piange le vittime di questa terribile tragedia, sui social e in alcune testate online è circolata un'informazione errata: Jo Ellis, una pilota transgender della Guardia Nazionale, è stata erroneamente identificata come il copilota dell’elicottero precipitato.

La notizia, completamente infondata, ha rapidamente preso piede, alimentando speculazioni e polemiche sul ruolo delle politiche di diversità nell’esercito.