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Jonathan Pryce: “Il bello dei cattivi”

9 mesi fa 11
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«I veri cattivi? Sono quelli che manipolano le persone con i social per stravolgere la realtà». Jonathan Pryce è il volto più riconoscibile di Il problema dei 3 corpi, serie Netflix tratta dall’omonimo romanzo di fantascienza di Liu Cixin, in cima alle classifiche degli show in lingua inglese più visti: 15,6 milioni di spettatori in una settimana nel mondo, grazie alla sua trama che ruota attorno all’invasione della Terra da parte di una razza aliena. Il 76enne attore britannico è stato il perfido magnate pronto a scatenare la guerra tra Cina e Regno Unito in 007 Il domani non muore mai, ma anche Alto Passero in Game of Thrones e il Principe Filippo in The Crown. Qui interpreta Mike Evans, ex ambientalista diventato multimiliardario grazie al petrolio del padre, che non credendo più nella capacità della razza umana di salvare se stessa, ripone tutte le proprie speranze negli extraterrestri.

Come è andata?
«David Benioff e Daniel Brett Weiss, mi hanno proposto il ruolo e mi ero trovato così bene a lavorare con loro ne Il Trono di Spade che non ho potuto dire di no, anche se normalmente non sono un amante della fantascienza. La trama era piuttosto complessa ma il mio personaggio, Mike Evans, in un certo senso è un elemento a sé: un uomo molto ricco che si considera un visionario e ha creato il proprio mondo».

Per interpretarlo si è ispirato a qualche multimiliardario che riempie le cronache dei giornali?
«Di sicuro non ho potuto non pensare a Elon Musk e al suo modo narcisistico di sfoggiare la propria ricchezza, ma anche al fatto che anche lui, come Mike Evans, sembra voler controllare la politica globale. Se possibile Mike Evans è ancora più sicuro di se stesso».

Non trova bizzarra questa forma di ammirazione che molti hanno per questi uomini straricchi?
«Molti di loro mettono in pratica operazioni caritatevoli, ma in generale non direi che nel Regno Unito siano generalmente ammirati. Personalmente ciò che detesto è che ci sono persone come Jeff Bezos che con Amazon fa miliardi di profitti e poi restituisce solo spiccioli in tasse».

Mike Evans è uno dei tanti villain interpretati in carriera. Ce n’è qualcuno che ricorda più di altri?
«I cattivi sono divertentissimi da interpretare, il pubblico li vede come malvagi ma da attore non applichi giudizi morali, perché quando agiscono pensano di essere nel giusto. Mike Evans è veramente convinto di salvare il mondo. Ma quello che mi ha sorpreso di più è l’Alto Passero de Il Trono di Spade: quando ho letto la quinta stagione mi sembrava un brav’uomo e poi nella sesta si rivela un mostro».

Lei che farebbe se gli alieni si presentassero un giorno sulla Terra?
«Beh, credo che sarebbe un’esperienza straordinaria. Però siamo sicuri che non siano già qui tra noi? Io ad esempio quando vedo il Partito Conservatore inglese qualche sospetto ce l’ho».

A proposito di cinema e politica, che ne pensa di Ken Loach che ha annunciato il proprio ritiro?
«Dal punto di vista umano sono contento per Ken, perché a una certa età è giusto trovare il tempo per riposarsi. Però la cosa mi intristisce, soprattutto perché non vedo tra i giovani qualcuno pronto a prendere il testimone di colui che per una vita intera, con i propri film, è stato un vero e proprio eroe della società civile».

Tra la guerra in Ucraina e in Medio Oriente, e la catastrofe ambientale annunciata, crede che anche noi avremmo bisogno di un intervento alieno per salvare la razza umana?
«Penso che dovremmo aiutare noi stessi piuttosto che aspettare un intervento esterno. Per troppo tempo nella Storia gli uomini hanno sperato in un intervento divino, e invece bisognerebbe capire bene il motivo di questi conflitti: è colpa di Netanyahu e Putin oppure di Israele e Russia? Quando leggo i giornali mi domando perché il mondo osservi impassibile. È incredibile come i popoli si facciano guidare da certi mostri, a cominciare dagli Stati Uniti con Donald Trump».

Non è incredibile pensare che potrebbe essere rieletto?
«Più incredibile di un’invasione aliena».

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