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Il Napoli rimonta in casa contro la Juventus e raggiunge quota 53 in classifica, allontanando il rischio di far avvicinare l’Atalanta e rafforzando sempre di più il sogno Scudetto.
Primo tempo a tinte bianconere: la Vecchia Signora parte subito minacciosa. Tenta qualche incursione, tiene il possesso e cerca il neo acquisto Kolo Muani, già molto attivo. Le mura partenopee resistono per buona parte della prima frazione di gioco. Yildiz ha nei piedi la giocata più importante e più pericolosa: Thuram gli serve uno splendido filtrante, il turco si smarca Spinazzola spiazzando anche Meret che però si rialza subito e compie il miracolo sul tiro di Yildiz. Tutto da rifare, ma la Juve non sembra far fatica. Il Napoli di Conte però c’è. Rischia di andare in vantaggio Politano da fuori, con un tiro coordinato, forte ma di poco sopra l’incrocio della porta. Non brilla ancora Koopmeiners, che nel primo tempo fa falli e spedisce palloni in curva. Rischia di fare un pasticcio Di Gregorio in uscita con i piedi.
L’inerzia della Juventus però c’è. Un azione che arriva in area partenopea finisce per carambolare – grazie a un tocco accidentale di Anguissa – proprio sui piedi di Kolo Muani davanti al portiere. Il francese si coordina e punisce al volo Meret nell’angolo scoperto.
La gioia dinamica della squadra di Thiago Motta abbandona la partita.
Nella seconda frazione di gioco i bianconeri si ripresentano senza gli stimoli che li avevano trascinati durante i primi 45 minuti.
L’unico guizzo è di Di Gregorio, che in apertura fa un miracolo su un colpo di testa di Lukaku, che non sorpassa la linea di porta di pochissimo. La Juventus rimane bassa e passiva agli attacchi del Napoli, forse troppo. Anguissa infilza la porta avversaria grazie a un assist di Politano proprio al centro dell’area. Cambiaso più tardi mette il piede su un tiro fatale di Politano e salva la porta. Poi il disastro di Locatelli in area propria: spiazzato dalla finta di McTominay, il centrocampista bianconero scivola prendendo inevitabilmente l’avversario. Lukaku trasforma il rigore e conquista il vantaggio.
Da questo momento in poi la squadra di Conte attacca senza sosta. I bianconeri invece non tirano in porta dal primo tempo. Terminano il secondo senza tiri e quasi senza azioni offensive. Colpevoli i reiterati errori in fase di appoggio che consegnano ripetutamente la palla ai padroni di casa.