Mosca e Kiev hanno raggiunto un "accordo preliminare" per dare regolarità agli scambi di prigionieri, secondo quanto annunciato da una fonte ucraina. Il difensore civico ucraino Dmytro Lubinets ha detto che, se la Russia rispetterà l'intesa, queste operazioni avranno una "natura sistematica in termini di quantità, tempistica e categorie" dei soldati che torneranno a casa, con la precedenza data ai malati e ai feriti.
Sul terreno i combattimenti proseguono intensi sia nel Donbass ucraino sia nel Kursk, dove i vertici militari di Kiev hanno confermato un nuovo tentativo di avanzata.
Lo Stato maggiore ha annunciato che "nuove operazioni offensive" sono in corso nella regione russa, come aveva già reso noto domenica il ministero della Difesa di Mosca. L'esercito di Kiev ha aggiunto che "un posto di comando" russo è stato colpito in un "attacco di precisione", ma non ha fornito indicazioni sull'andamento della nuova offensiva, mentre il ministero russo aveva detto che era stato vanificato un "tentativo di sfondamento" verso Bolshoye Soldatskoye, 20 chilometri a nord-est di Sudzha, già occupata dalle truppe ucraine.
Se lunedì Mosca aveva detto di avere preso il completo controllo della città di Kurakhove, nella regione ucraina orientale di Donetsk, nelle ultime ore l'esercito ucraino ha affermato che combattimenti sono ancora in corso in quest'area urbana. Mentre ormai da cinque mesi le forze di Kiev sono presenti nella regione di Kursk, dove occupano alcune centinaia di chilometri quadrati. Secondo i comandi ucraini, nei combattimenti sono stati uccisi 15.000 russi e un numero imprecisato di soldati nordcoreani, mentre il ministero della Difesa di Mosca parla di quasi 50.000 soldati ucraini "eliminati".
Sul piano diplomatico, non si hanno ancora segnali concreti sulla tanto attesa iniziativa di pace di Donald Trump, quando mancano 13 giorni al suo insediamento alla Casa Bianca.
Per approfondire:
Ucraina, Austin parte per Ramstein per riunione Gruppo contatto
Il segretario Usa alla Difesa Lloyd Austin parte oggi da Washington diretto alla base aerea di Ramstein, in Germania, dove giovedì presiederà la 25esima riunione del Gruppo di contatto per l'Ucraina. L'incontro, annuncia il Pentagono, "si concentrerà sulla necessità di garantire la fornitura continua di capacità chiave, tra cui sistemi di difesa aerea, munizioni di artiglieria e veicoli blindati, nonché sugli sforzi per migliorare la base industriale della difesa".