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Tre minuti di Randal Kolo Muani, bastano e avanzano alla Juve. Almeno per ribaltare l’Empoli e spazzare via i fantasmi dell’ennesima beffa interna. Alla fine il lunch match regala tre punti pesantissimi, che riportano i bianconeri almeno per una notte in zona Champions, le sassate di Vlahovic e Conceiçao servono poi per fissare il 4-1 a tempo scaduto per un risultato fin troppo impietoso per l’Empoli. È quindi la Juve a raccogliere forse più di quanto seminato in questa occasione, ma per una volta può andare bene così: contava la vittoria e una vittoria è arrivata. Comunque meritatamente.
Ma che fatica almeno all’inizio per Thiago Motta, che ha proposto una Juve inedita sotto tanti punti di vista: Weah confermato terzino destro, Savona a sinistra stringendo i denti, il debuttante Renato Veiga al fianco di Gatti, poi Koopmeiners in mediana al fianco di Locatelli con McKennie di nuovo trequartista, in attacco via libera a Yildiz e Nico Gonzalez ai lati di Kolo Muani.
L’inizio choc
Cambia tutto la Juve, ma l’inizio è da incubo: basta un corner letto male per mandare in tilt l’area bianconera, ci pensa l’ex De Sciglio a trovare il gol che gli mancava da tre anni per firmare il vantaggio dell’Empoli e mettere già la Juve alle corde.
Il colpo è pesante, la reazione stenta ad arrivare, al 18’ solo un tocco di mano di Anjorin a inizio azione visto dal Var ha cancellato il rigore inizialmente decretato per fallo di Di Gregorio su Maleh. Tirato il sospiro di sollievo la Juve si riorganizza e piano piano riprende il filo del discorso: Yildiz è il più ispirato, Nico Gonzalez è il più carico ed è la sua mezza rovesciata al 24’ a suonare la carica, mentre al 31’ è McKennie a rimpallare il tiro a botta sicura di Koopmeiners.
La ripresa
Serve però l’intervallo per rimettere le cose a posto, al rientro l’Empoli perde due pedine fondamentali come Ismajli e Anjorin, la Juve ne approfitta in un amen. Tra il 16’ e il 19’ ci pensa così Kolo Muani a riscrivere la storia della domenica bianconera: prima spazza via Goglichidze (tra gli obiettivi di mercato della Juve) vincendo il duello fisico e infilando Vasquez sul primo palo, poi ci mette il piedone sul tiro da fuori di Weah (innescato da un meraviglioso Yildiz) per completare la rimonta. Sul 2-1 l’Empoli non molla, ma la Juve questa volta resiste finché c’è da resistere. E a tempo scaduto arrivano le reti che firmano la goleada di pura rabbia. C’è Vlahovic a mettersi in proprio in contropiede, ignorando tre compagni liberi a centro area ma trovando un mancino di rara violenza e precisione che si insacca sotto l’incrocio dei pali. Sul 3-1 c’è ancora tempo per il poker, ci pensa Conceiçao lanciato a rete da Thuram, entrambi appena entrato. Finisce così 4-1, i brividi non sono mancati, ma all’Allianz Stadium questa volta è solo tempo di festa.