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a.d. 20 marzo 2024 07:47
La bolletta dell'acqua è sempre più salata e si prosciugano i conti dei cittadini.
Secondo lo studio di Cittadinanzattiva su dati Istat ogni famiglia piemontese nel 2023 ha speso 420 euro per bere e lavarsi e si registra un aumento del 5,1% rispetto al 2022 e del 18,9% negli ultimi 5 anni seguendo il trend di rincari nazionale (la media delle altre regioni è pari a 478€).
Aumenti in più dei due terzi dei capoluoghi di provincia italiani. Rispetto all’anno precedente l’incremento maggiore, di circa il 16%, si registra a Vibo Valentia, mentre ad Isernia la bolletta è praticamente raddoppiata rispetto al 2019. Frosinone resta in testa alla classifica delle province più care con una spesa media annuale di 867€ mentre Milano e Cosenza conquistano la palma di capoluoghi più economici con 184€. La Toscana è la regione più costosa (con 732€), con ben 8 suoi capoluoghi nella top ten delle province più care; il Molise la più economica (226€), in Trentino Alto Adige l’aumento più consistente (+9%).
Notevoli le differenze tariffarie anche fra i singoli capoluoghi di provincia della stessa regione: in Piemonte si va dai 533€ di Biella ai 359€ di Novara e Verbania.
La fotografia emerge dal XIX rapporto sul servizio idrico integrato, a cura dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, che è stato presentato ieri, martedì 19 marzo, nel corso dell’evento “Cara acqua, una risorsa da risparmiare e tutelare”.
Il rapporto ha preso in esame le tariffe per il servizio idrico integrato applicate in tutti i capoluoghi di provincia italiani nel 2023 in riferimento a una famiglia tipo composta da 3 persone un consumo annuo di 182 metri cubi. Se ci attestassimo su un consumo di 150 mc l’anno invece di 182, risparmieremmo in media 101€, ossia quasi il 27%; una famiglia toscana, la più tartassata a livello nazionale, potrebbe arrivare a pagare 183€ in meno e anche una famiglia molisana avrebbe un risparmio di 42€.
Una famiglia di tre persone, con soglia Isee fino a 9.530€ e che ha accesso al bonus sociale idrico, secondo le nostre rilevazioni risparmia annualmente circa 104€, ossia il 22% o 27% in meno a seconda che abbia un consumo annuo di 182 metri cubi o di 150 metri cubi. In particolare, in Piemonte, il valore del bonus varia dai 118€ di Biella ai 69€ di Asti.
I dati sulla dispersione idrica
In base agli ultimi dati Istat (anno 2020), la dispersione idrica nei capoluoghi di provincia è pari in media al 36,2% e raggiunge il 42,2% come territorio complessivo italiano. In alcune aree del Paese (soprattutto Sud e Isole) si disperde più della metà dei volumi d'acqua immessi in rete. Se si analizza ulteriormente lo spaccato di alcune realtà, in Piemonte ad esempio, si passa dal 53,7% di Verbania al 12,8% di Biella.
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