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La classifica dei 100 piatti più disgustosi del mondo: occhio, due sono italiani

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Roberto Tortora 15 gennaio 2025

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Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. In molti, infatti, fanno ruotare intorno al cibo tutta una serie di valutazioni non solo sulla personalità, ma anche sulla storia, propria e del territorio in cui si vive. Quando si viaggia, del resto, tra le prime esperienze che si fanno c’è proprio quella alimentare. Paese che vai, usanze che trovi. Sperimentare nuovi sapori, annusare odori diversi e mangiare cibi inediti può essere un’esperienza sensoriale appagante oppure rivelarsi il più terribile degli incubi.

Così, la guida turistica “Taste Atlas”, fondata nel 2015 dalla giornalista e imprenditrice croata Matija Babić, ha stilato la classifica dei cento peggiori piatti al mondo. E, sorpresa delle sorprese, all’interno di questa Flop 100… ci sono anche due piatti italiani! La ricerca di Taste Atlas ha fatto il giro del mondo ed eseguito una ricerca sui piatti tipici di quasi tutti i Paesi del globo, affidandosi anche alle recensioni di oltre seicentomila viaggiatori. Il premio di “most disgusting food” se lo aggiudica il “Blodpalt”, cioè un piatto tipico finlandese e svedese e risale ai tempi in cui le famiglie si sfamavano con qualsiasi parte degli animali. Si tratta di un raviolo a base di farina d'orzo o di segale e patate crude grattugiate, con aggiunta di sangue all'impasto, che lo rende un pasto più nutriente e che veniva spesso consumato durante il buio e lungo inverno.

Al secondo posto c’è la Spagna con il “Bocadillo de sardinas”, cioè un panino farcito con sardine in scatola. Sul terzo gradino del podio ancora la Svezia con il “Calskrove”, un altro panino con hamburger, prosciutto, formaggio, insalata, patatine fritte e salse varie. E l’Italia? Niente paura, nessuna carbonara o pizza è stata maltrattata in questa classifica, perché a finire nel calderone, al quindicesimo posto, c’è l’insalata di nervetti, piatto tipico della tradizione milanese, composto da parti cartilaginose del ginocchio di vitello o di bovino. Al 58imo posto, molto più in giù, c’è il risotto alle fragole, di cui non viene apprezzato il gusto agrodolce. Eppure c’è chi lo cucina, per fare il figo, ai primi appuntamenti romantici con una nuova ragazza… chi avrà ragione?

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