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La Juve si chiude in ritiro, ma Allegri chiarisce che “non è una punizione”

7 mesi fa 31
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Per capire quanto vale la sfida contro il Genoa allo Stadium, basta un dettaglio: la Juventus è in ritiro da venerdì, dopo l'allenamento alla Continassa, e ci resterà fino a domani prima del fischio d'inizio alle 12.30. «Siamo coscienti del momento che stiamo attraversando – ha spiegato Massimiliano Allegri – e siamo rimasti insieme perché sappiamo quanto vale la partita. Questa non è una punizione, ma responsabilità che dovevamo avere».

La Juve ha racimolato 6 punti nelle ultime 7 partite ed è stata scavalcata al 2° posto dal Milan, mentre il Bologna di Thiago Motta ora è a -4 dopo la vittoria di ieri a Empoli. Per questo i bianconeri non possono fallire contro il Genoa. «Ho parlato con la squadra e insieme abbiamo deciso di restare una sera in più in ritiro – dice Allegri -: questa è importante per tutti perché va raggiunta la qualificazione Champions e poi abbiamo la semifinale di Coppa Italia da giocare».

Contro il Genoa torna Rabiot dall'infortunio e si rivederà Vlahovic in attacco, dopo aver saltato l'ultima sfida con l'Atalanta causa squalifica, ma nel reparto offensivo si ferma Milik. «Ha avuto un problema e così lo perdiamo – spiega l'allenatore bianconero -, anche perché aveva appena segnato, ma ci sono gli altri e bisogna sempre vedere le cose in maniera positiva». La sensazione è che lo stop di Milik sia lungo, in attesa dell'esito degli esami.

Nel futuro dei bianconeri c'è il Mondiale per club nell'estate del 2025, quando scadrà il contratto di Allegri. «Questo risultato è il frutto di un lavoro fatto in questi ultimi anni – commenta – e per quanto mi riguarda, come già detto tante volte, ho un anno di contratto e quindi sono molto sereno, ma soprattutto siamo e dobbiamo essere concentrati su quelli che sono gli obiettivi di quest'anno». Prima viene il Genoa, dunque, e il ritorno ad una vittoria che possa regalare punti e tranquillità.

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