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Quand’egli altrui saluta, ne succedono di cose.
E’ stata la cerimonia d’insediamento, ma da ore, almeno in Italia, non si parla d’altro. I dazi? No. La guerra? Neppure. E’ un braccio teso la pietra dello scandalo, quello del magnate tech Elon Musk durante il passaggio di consegne del potere da Biden a Trump.
Ma era o no un saluto romano lo strano “lancio di cuori” al pubblico? Il Fatto Quotidiano ad esempio evidenzia come Andrea Stroppa, braccio destro di Musk in Italia, abbia subito twittato una caption che fantasticava su un ritorno dell’impero romano con sotto la foto del patron di X. Una chiara ammissione?
Non per l’Espresso, che ad esempio ha fact-checkato l’accaduto con questa interpretazione: “Musk dice di lanciare il cuore al pubblico, si porta la mano sul petto e poi lo ‘lancia’ ai presenti. Non è un saluto romano. Visto Elon perché hai bisogno anche tu dei fact-checker?”.
Altri chiamano in causa la sindrome di Asperger, disturbo che Musk stesso ha dichiarato di avere, ma questo non è bastato agli occhi di chi ha gridato immediatamente allo scandalo: “Che tu sia maledetto. Tutto questo finirà con la violenza”, twitta Roberto Saviano.
“La cosa scandalosa è che illustri e autorevoli giornalisti, come Ezio Mauro, hanno subito postato questo braccio alzato urlando al nazismo. Quello che è vergognoso è il tentativo di strumentalizzare“, commenta il docente di comunicazione sociale Alberto Contri, “sono d’accordo con Ricolfi, che giorni fa ha ricordato questo vizio della sinistra di considerarsi antropologicamente superiori. Questo difetto è quello che ha portato a ciò che sta accadendo in America, ma anche in Europa. Non si rendono conto che sono fuori dalla Storia, dunque per sentirsi antropologicamente superiori, non gli resta che gettare il discredito sugli avversari“.
Ascoltate l’intervento VIDEO a ‘Un Giorno Speciale’ | 22 gennaio 2025