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'Adesso basta', in 1500 in corteo a Bologna
Si è messo in marcia il corteo di Cgil e Uil che, a Bologna, percorrerà tutta via Indipendenza per arrivare in piazza Maggiore. Secondo le forze dell'ordine sono presenti almeno 1.500 persone, ma le file stanno continuando a ingrossarsi. Ad aprire la manifestazione lo Striscione 'Adesso basta!, riferito alle morti sul lavoro. La manifestazione di Bologna arriva nell'ambito di uno sciopero generale dei settori pubblico e privato di 8 ore: misure che estendono lo sciopero nazionale, vista la strage della centrale di Suviana.
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Il punto
Disastro e omicidio colposo sono i reati ipotizzati nell'inchiesta aperta dalla procura di Bologna sulla strage alla centrale elettrica di Enel Green Power a Suviana: 3 operai morti accertati, 4 dispersi per i quali ci sono sempre meno speranze e 5 feriti ricoverati con ustioni. Verifiche sul collaudo e sui subappalti, l'ipotesi dell'errore umano. Notte di ricerca senza esito nella centrale idroelettrica di Bargi. Oggi uno sciopero di 8 ore a Bologna proclamato da Cgil e Uil, 4 ore e mobilitazione in tutta Italia su sicurezza e fisco giusto con stop per treni, bus e metro nelle città.
Video Suviana, i sommozzatori proseguono nelle ricerche
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A Bologna sciopero generale e corteo
Uno striscione con la scritta 'Adesso basta!' apre il corteo di Cgil e Uil Bologna che a minuti si metterà in marcia, nel giorno dello sciopero generale nazionale per la sicurezza sul lavoro. In Emilia-Romagna l'astensione è stata raddoppiata nella durata (8 ore) ed estesa al settore pulizie pubblico, dopo la strage della centrale di Suviana nell'Appennino bolognese. In prima fila, con il segretario della Cgil Bologna Michele Bulgarelli e quello regionale della Uil Marcello Borghetti, Ivana Veronese nazionale confederale Uil, Luigi Giove (segretario organizzativo nazionale Cgil) e le istituzioni: il sindaco di Bologna Matteo Lepore, quello di Camugnano Marco Masinara, il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e l'assessore regionale al lavoro Vincenzo Colla.
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Cgil Bologna, questi sono morti di appalto
"Questi sono morti di appalto". Così Michele Bulgarelli, segretario della Cgil di Bologna, nel corso dello sciopero generale per dire basta alle morti sul lavoro dopo la strage della centrale di Bargi. "È il giorno della rabbia perché dopo lo sgomento penso che sia assurdo e inaccettabile, indegno di un Paese civile anche il comunicato e la conferenza stampa di ieri di Enel Green Power. La deresponsabilizzazione della filiera degli appalti fa sì che si elenchino 3 o 4 aziende ma oggi noi non abbiamo notizia formale, ufficiale da parte dell'azienda su quali aziende impiegassero i dipendenti" deceduti, dispersi e feriti gravi.
Video Strage di Suviana, le ombre su sicurezza e subappalti
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100 vigili del fuoco impegnati nei soccorsi
Sono cento i vigili del fuoco impegnati nei soccorsi alla centrale idroelettrica di Bargi (Bologna) sul bacino di Suviana. È in via di stabilizzazione l'afflusso d'acqua nei piani allagati della centrale, situazione che ha consentito la ripresa delle ricerche dei quattro dispersi.
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Notte di ricerca dei dispersi senza esito
È stata una notte di ricerca senza esito nella centrale idroelettrica di Bargi (Bologna), nel bacino di Suviana, dove martedì pomeriggio è esploso un alternatore, dei quattro dispersi che stavano lavorando al collaudo dei lavori. Le ricerche sono di fatto ricominciate ieri sera alle 20, quando sono state ripristinate le condizioni minime di sicurezza per poter lavorare. Ma la situazione rimane ancora molto complicata perché i piani interessati - i meno 8, 9 e 10 - sono ancora con oltre un metro d'acqua, pieni di macerie provocate dall'esplosione e di pezzi di cemento armato. Si va avanti senza sosta con il lavoro dei sommozzatori, con l'aiuto di droni acquatici e idrovore.