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Il governatore della Banca d’Italia, Fabio Panetta, ha evidenziato la persistente debolezza dell’economia europea, sottolineando in particolare il calo del credito bancario dovuto alla scarsa domanda. Quest’ultima rappresenta forse la situazione peggiore possibile, segnalando un quadro economico più grave del previsto. Panetta ha inoltre avvertito sui rischi di una deregolamentazione eccessiva del settore bancario, difendendo le regole di rafforzamento patrimoniale introdotte negli ultimi quindici anni.
Un settore particolarmente in difficoltà è quello dell’auto, dove le nuove immatricolazioni restano inferiori nonostante la crescente presenza dei produttori cinesi. Ciò evidenzia un problema strutturale legato all’incertezza sulla transizione energetica e sulle politiche green. Anche il mercato del lavoro mostra segnali di ulteriore indebolimento, con una riduzione dei contratti a tempo determinato.
Sul fronte delle criptovalute, Panetta ha sottolineato che finora la crisi del settore non ha toccato le banche grazie alla separazione tra i due mondi, ma ha avvertito che questa protezione potrebbe non durare.
Secondo il governatore, sarebbe necessario rafforzare la domanda, tutelare il sistema bancario e stabilire regole più chiare per le criptovalute, un settore segnato da continue truffe ai danni di centinaia di migliaia di persone. Ha inoltre espresso preoccupazione per le politiche della possibile nuova amministrazione Trump, orientate alla deregolamentazione finanziaria e a un’apertura senza vincoli alle criptoattività.
Panetta ha poi ribadito la necessità di una maggiore coerenza nelle politiche economiche: i banchieri, osserva, prima hanno importato inflazione dall’energia, poi hanno alzato i tassi comprimendo i redditi e ora si stupiscono di aver creato un sistema disfunzionale.
Sarebbe stato opportuno, conclude, che la Banca d’Italia avesse assunto una posizione critica già in passato, anche quando venivano commessi errori, ad esempio nell’entusiasmo acritico verso le politiche ESG, che oggi sono oggetto di contestazione, soprattutto per i loro effetti sul settore auto. In definitiva, tutti sono bravi a trovare gli errori, ma spesso dando la colpa agli altri.
Malvezzi Quotidiani – L’economia umanistica spiegata bene con Valerio Malvezzi