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Lite tra vicini, un uomo tagliato alla gola: chiesti un anno e tre mesi di carcere per l’ex consigliere comunale di Grugliasco

7 ore fa 2
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Si sono azzuffati vicino a casa e sono finiti all’ospedale. Poi si sono denunciati a vicenda e sono rimasti coinvolti in un processo, entrambi in duplice veste: sia imputati per lesioni personali nei confronti del rivale, sia parte civile per le lesioni subite. 

Più di quattro anni dopo quella lite violenta (era il 7 giugno 2020), giovedì 19 dicembre 2024 la procura di Torino ha chiesto di condannare i due protagonisti di questa vicenda. Sono l’ex consigliere comunale di Grugliasco Salvatore Innamorato, per cui il pubblico ministero ha chiesto un anno e tre mesi di carcere, e il suo concittadino Carlo Vespertino, per cui la richiesta è di 1.000 euro di multa. Quest'ultimo, nel frattempo, ha traslocato altrove. 

La dinamica 

“La loro lite è stata un episodio reciprocamente violento – ricostruisce il pubblico ministero – Nessun testimone ha assistito alla scena, se non in modo parziale”. Per questo, bisogna ricostruire tutto sulla base delle dichiarazioni dei due rivali, che presentano versioni diverse della lite. 
È certa la data in cui è avvenuta e il luogo, poco distante dal portone del palazzo dove abitano, a Grugliasco. Entrambi erano fuori a passeggio. Vespertino aveva con sé il suo cane pastore tedesco, ma a un certo punto non ha più avuto il guinzaglio tra le mani e l’animale è corso verso Innamorato. Poi è iniziata la lite e Vespertino si è ritrovato con un taglio sul collo e una prognosi totale di quasi sei mesi. Innamorato, invece, se l’è cavata con una ferita guaribile in dieci giorni. 

Un coltello? 

“Vespertino ha liberato apposta il suo cane” è convinto Innamorato, difeso dall’avvocato Vincenzo Ianniello. Spiega il legale: “Il mio assistito se l'è visto arrivare addosso e si è protetto. Poi c'è stato un momento confuso e Innamorato ha solo cercato di difendersi. Aveva in mano solo le chiavi e sono state quelle a tagliare Vespertino”. 
Non concorda l’altro imputato, difeso dall’avvocato Stefano Coppo: “La ferita del mio assistito era lineare, quindi ci sono due possibilità: o Innamorato ha usato un coltello, o aveva qualcosa di tagliente tra le chiavi. In ogni caso, la sua reazione è stata violenta e ingiustificabile”. 

Due richieste diverse

Vespertino non rischia il carcere perché le lesioni subite dal suo vicino di casa sono poco gravi. Innamorato, invece, ha provocato una ferita più seria e con un oggetto tagliente. Per questo, la pena nei suoi confronti rischia di essere più severa. Se avessero trovato un accordo, avrebbero potuto ritirare le loro querele e il processo non si sarebbe celebrato. Finora, però, non è stato possibile trovare una soluzione che accontentasse entrambi. La sentenza è attesa in inverno. 

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