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Un malore improvviso e un arresto cardiaco senza appelli. A 52 anni, Livio Stella si è accasciato in una camera d'albergo di Madrid. A pochissimo dal Natale, è una vera e propria tragedia. Era stato un sarto brillante che dopo la crescita in Brioni lavorava per la "Stefano Ricci" di Firenze. Livio Stella, la moglie Francesca Sagazio e i tre figli, ormai vivevano da molti anni a Londra, dove lui era stato destinato quale sarto della boutique della metropoli britannica. Il 16 dicembre era volato alla volta di Madrid per un incontro con alcuni clienti. Due giorni dopo, a quell'appuntamento non è mai andato. Lo hanno trovato disteso sul letto, senza vita, nella confortevole camera d'albergo in cui aveva scelto di soggiornare nel centro della capitale spagnola. Si è sentito male senza possibilità alcuna di chiedere aiuto ed essere soccorso. Altro non si sa. A Penne non ci sono stati annunci funebri, la notizia è arrivata nel giro degli ex colleghi di Brioni e dei tanti amici del sarto.
IL PROFILO
Stella si era affermato da solo con pieno merito. Descritto come un maestro ben dotato sul piano tecnico e piuttosto brillante nelle relazioni, aveva studiato all'istituto tecnico cittadino "Guglielmo Marconi", poi però aveva deciso di intraprendere la carriera nella moda e non poteva che entrare nell'organico di Brioni. Studiando da maestro sarto, aveva quindi raggiunto un certo livello professionale che ne faceva un elemento di punta della squadra speciale di uomini spediti ovunque per confezionare quegli abiti fatti rigorosamente a mano per clienti molto importanti. Quindi, la sua scelta di lasciare la casa di moda pennese, dal 2012 passata nelle mani francesi di monsieur Pinault, e di accasarsi sotto la collina etrusca di Fiesole. A Firenze infatti Stella era stato ingaggiato dalla "Stefano Ricci", un marchio nato nel 1972 che si è ritagliato uno spazio significativo nel panorama mondiale dell'extralusso. L'ambiente ideale insomma per il sarto specializzato, già pratico del mestiere e di quel mondo, il cui talento era stato esaltato dai fiorentini che lo avevano destinato stabilmente a Londra: nella boutique della metropoli serviva un tipo come lui. Fino a otto giorni fa quando il destino è stato implacabile, rendendo tristi le festività dei tanti che da queste parti lo hanno conosciuto ed apprezzato. Come Angelo Petrucci, responsabile dell'ufficio modelli di Brioni: «Un sarto non solo bravissimo, ma anche serio - dice -. Una perdita che fa male davvero nel pieno della vita. Ormai la sua famiglia si era sistemata definitivamente a Londra: ci vedevamo compatibilmente con i nostri impegni lavorativi». E c'è anche una connotazione a carattere familiare: dei fratelli Stella, dopo altre due morti premature, è rimasto adesso il solo Fabrizio. Anche lui opera nel campo dell'alta moda: è a Fano in "Santandrea", azienda che dal 1977 produce capi di lusso e dove ha raggiunto diversi ex dipendenti di Brioni. «Li ricordo entrambi: due bravi sarti ed altrettanti giovani per bene», commenta affranta Adriana Riccitelli, ex collega di entrambi. Ancora ignoti data e luogo del funerale.