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Lo pneumologo: 'Carenza di piastrine e insufficienza renale del Papa forse spia di più malattie'

8 ore fa 2
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È un quadro clinico complesso, quello del Papa, nel quale la polmonite bilaterale rende ancora necessaria l'ossigenoterapia in attesa che si cominci a vedere l'effetto dei farmaci e nel quale la comparsa dell'insufficienza renale e la carenza di piastrine potrebbero essere la spia della coesistenza di più malattie.

Il fatto che da ieri mattina non siano avvenute nuove crisi respiratorie si deve molto probabilmente al fatto che 'la terapia specifica per il broncospasmo permette una reversibilità', osserva lo pneumologo Lorenzo Corbetta, professore associato di Malattie dell'apparato respiratorio all'Università di Firenze. Il broncospasmo aveva probabilmente scatenato la crisi respiratoria ora risolta ed è una condizione che 'si tratta in tempi rapidi e che può migliorare anche nel giro di ore'.

Al contrario, 'le polmoniti richiedono tempi lunghi, specialmente in persone anziane e fragili'. Per questo motivo al Papa continua a essere somministrata l'ossigenoterapia ad alti flussi, una tecnica non invasiva che attraverso cannule nasali ad alto flusso o Hfnc (High-Flow Nasal Cannula) permette di erogare un flusso di aria riscaldata con una concentrazione di ossigeno.

'È probabile che il Papa debba fare l'ossigenoterapia ad alti flussi per molti giorni, necessaria a trattare l'insufficienza respiratoria dovuta alla polmonite bilaterale. In sostanza è una terapia di supporto in attesa che i farmaci per trattare la polmonite facciano effetto. Il quadro - osserva Corbetta - lascia pensare a un'infezione virale, forse dovuta a virus stagionali che in questo periodo stanno causando molti casi di polmonite'. Secondo lo pneumologo, 'non bisogna aspettarsi cambiamenti da un giorno all'altro: soprattutto nei pazienti anziani le polmoniti bilaterali hanno in genere durata di settimane'.

Se nel caso dei problemi respiratori è possibile una ricostruzione, per l'insufficienza renale si entra nel campo delle ipotesi in quanto questa condizione potrebbe essere innescata da fattori molto diversi fra loro, come la presenza di un'infezione, una condizione di ipertensione o potrebbe essere dovuta ai farmaci.

Poco chiara al momento è anche la situazione relativa alle trasfusioni: secondo l'ultimo bollettino medico, per due volte sono stati somministrati solo globuli rossi per far risalire i valori dell'emoglobina. La carenza di piastrine, rimasta stabile, potrebbe essere dovuta a una ridotta produzione dal midollo rosso, potrebbe dipendere dai farmaci o ancora a una malattia. 'Alla luce di tutti questi fattori - conclude Corbetta - si potrebbe pensare a un problema di comorbidità, ossia alla coesistenza di più malattie diverse tra loro. 

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