Il consenso nei riguardi del presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, è sceso negli ultimi due mesi dal 35% al 24%, raggiungendo il livello più basso di sempre durante i suoi tre mandati, dal 2003 al 2010 i primi due e dal primo di gennaio 2023 ad oggi quello in corso. Lo rivela un sondaggio condotto da Datafolha, l'istituto demoscopico del quotidiano Folha de São Paulo.
Secondo l'inchiesta demoscopica, che ha raccolto le opinioni di 2.007 elettori in 113 città brasiliane tra il 10 e l'11 febbraio scorso, ed ha un margine di errore di due punti in più o in meno, anche l'opposizione a Lula ha raggiunto livelli record, essendo salita al 41%, rispetto al 34% di metà dicembre.
Di certo non hanno aiutato il presidente brasiliano, secondo quanto riporta l'Afp, le dichiarazioni rilasciate scorsa settimana da Lula sull'aumento dei prezzi del cibo, ovvero "se è troppo caro, non lo comprare" ma, soprattutto, non un buon viatico in vista delle presidenziali del prossimo anno, a detta dei media brasiliani.
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