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Luna, chip impiantabili e clima nella scienza del 2025

3 giorni fa 1
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Dalle nuove missioni private dirette sulla Luna a chip impiantabili nel cervello per la riabilitazione medica o per la realtà virtuale, fino alle politiche per il clima e alle possibili conseguenze sulla ricerca scientifica del ritorno di Donald Trump alla Presidenza degli Stati Uniti: sono alcuni deli eventi su cui si concentrano le attese della comunità scientifica per il 2025, secondo l'analisi pubblicata dalla rivista Nature sul suo sito.

Si guarda con particpolare interesse a Trump e ai cambiamenti che potrebbe portare nella scienza americana. Molti, ad esempio, temono che possa nuovamente ritirare gli Stati Uniti dagli Accordi di Parigi sul clima, come aveva fatto nel suo precedente mandato. Gli esperti di Nature guardano con preoccupazione anche alla nomina di Robert Kennedy Jr, noto per il suo scetticismo nei confronti dei vaccini, come segretario alla Salute, e a quella di Elon Musk alla guida del Dipartimento per l'efficienza governativa, che potrebbe avere un impatto notevole sul budget e sulla forza lavoro anche delle agenzie che si occupano di ricerca scientifica.

Secondo Nature lo spazio avrà senz'altro un ruolo da protagonista il prossimo anno. Nei primi mesi del 2025 è previsto il lancio di due nuovi lander privati diretti sulla Luna: Venture Moon della giapponese iSpace, al suo secondo tentativo, e il lander della texana Intuitive Machines, che invece è già riuscita nell'impresa. Sono pronte a partire anche due missioni che studieranno il vento solare: Smile, di Agenzia Spaziale Europea e Accademia Cinese delle Scienze, e Punch della Nasa. Sempre della Nasa è la missione Spherex, che in due anni dovrà ottenere una mappa del cielo in 102 colori, raccogliendo dati su oltre 450 milioni di galassie e 100 milioni di stelle. All'osservazione della Terra sono invece dedicati i satelliti Biomass dell'Esa e Nisar, di Nasa e agenzia spaziale indiana (Isro), che mapperanno la superficie terrestre e le foreste.

Nel 2025 la Cina prevede di iniziare i test su nuove interfacce cervello-computer che potrebbero competere con i chip dell'azienda Neuralink di Musk: una di queste, che prevede otto elettrodi posizionati sulla corteccia cerebrale, è progettata per ripristinare il movimento delle mani negli individui affetti da lesioni del midollo spinale e ha già dimostrato la sua efficacia.

Dopo lavori di costruzione iniziati oltre 10 anni fa, c'è grande attesa anche per l'entrata in funzione dello European Spallation Source in Svezia, il nuovo acceleratore di particelle europeo destinato a diventare la sorgente di neutroni più potente al mondo: potà dare un contributo soprattutto alla caccia ai nuovi materiali, e contiene anche molta tecnologia italiana. Entro l'anno dovrebbe concludersi anche lo studio di fattibilità del Future Circular Collider, il successore di Lhc attivo al Cern di Ginevra, con la valutazione di  costi, aspetti tecnici e impatti ambientali.

Dopo il successo del farmaco anti-obesità semaglutide, che quest'anno ha fatto molto parlare di sè, sono in fase avanzata tre sperimentazioni negli Stati Uniti. Si guarda con interesse anche all'arrivo di nuove molecole per il trattamento del dolore cronico.

Grandi aspettative, infine, per il Trattato globale per la preparazione alle pandemie, le cui discussioni sono giunte a un punto morto senza rispettare la scadenza di giugno 2024,e per  la conferenza sul clima COP30 del novembre 2025 in Brasile, che dovrà finalizzare le decisioni sui finanziamenti ai paesi in via di sviluppo, e i negoziati in corso per un trattato sulla plastica, che stabilisca un quadro internazionale di regole vincolanti.

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