3 ore fa
1
ARTICLE AD BOX
Per lei, ancora minorenne, lui era un punto di riferimento: il compagno della mamma, tutti i giorni in casa con loro e all’apparenza sempre pronto ad aiutarla. Invece l’avrebbe violentata, raggiungendola nella sua camera da letto e generando in lei insicurezze e attacchi di panico. Era il 2021.
Poco più di tre anni dopo, quest’uomo è a processo con l’accusa di violenze sessuali. Ieri, mercoledì 5 febbraio 2025, anche il fratello della presunta vittima ha testimoniato in aula.
In camera e in bagno
Il ragazzo, classe 2006, si riferisce all’uomo con distacco. Non lo chiama per nome. Vive alle porte di Torino. “Condividevo la cameretta con mia sorella. Mi ricordo di quella sera quando, intorno alle 21, ero già a dormire. Anche mia sorella era sdraiata sul letto. Il signore l’ha raggiunta e l’ho visto piegato su di lei”. Poi aggiunge i dettagli che ricorda, rispondendo alle domande della pubblico ministero Lea Lamonaca. In aula c’è anche la mamma, che nel frattempo ha interrotto la relazione con l’uomo. È costituita parte civile con l’avvocata Silvia Lorenzino.
“A volte, il signore entrava in bagno mentre mia sorella si faceva la doccia – aggiunge il ragazzo – Doveva farsi la barba, ma non sentivo mai il rumore del rasoio. Chiedevo a mia sorella, inizialmente diceva che lui usava la lametta”. Anche in quei frangenti, invece, si sarebbero verificate delle violenze.
Le conseguenze
Da alcuni anni, la presunta vittima convive con incubi ricorrenti, insonnia, ansia, attacchi di panico. Ieri, in aula, ha testimoniato anche la psicologa che la assiste. I sintomi potrebbero essere legati a doppio filo con gli episodi subiti.
L’uomo vuole raccontare la sua versione dei fatti al giudice, per provare a dimostrare di essere innocente. Potrà farlo alla prossima udienza, già fissata per metà aprile.
Continua a leggere le notizie di TorinoToday, segui la nostra pagina Facebook e iscriviti al nostro canale WhatsApp
English (GB) · 
Italian (IT) · 
Romanian (RO) ·