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Con il fiato sospeso: perché è ancora ricoverata in gravi condizioni Martina Voce, la 21enne fiorentina colpita con 30 coltellate dall'ex fidanzato in un locale a Oslo, in Norvegia, dove la ragazza lavorava. A difenderla e soccorrerla sono stati i suoi colleghi che sono riusciti a disarmare l'aggressore, Mohit Verma Kumar, 24 anni, ingegnere informatico norvegese di origini indiane.
Martina Voce come sta, la storia
Con il giovane la 21enne aveva avuto una storia durate due anni. Alcuni mesi fa, a settembre 2024, aveva deciso di interrompere la relazione: la ragazza lo aveva lasciato perché non era più innamorata e «non voleva prenderlo in giro». Ma lui aveva continuato a scriverle, con insistenza. Martina lo aveva bloccato sui social e, quando il 24enne aveva cercato di raggiungerla di nuovo via mail, aveva minacciato di rivolgersi alla polizia. Lei però aveva preferito non sporgere denuncia.
«Mi ha detto: No babbo, perché si rovina, lo roviniamo, poi qui a Oslo sono molto severi su queste cose. Non sta facendo nulla, non è un problema», ha raccontato ancora il padre della 21enne. La situazione sembrava essersi risolta, fino allo scorso venerdì, quando il giovane è entrato nel negozio con l'intenzione di toglierle la vita.
L'aggressione
Kumar si è scagliato contro la studentessa con un coltello da cucina, colpendola all'altezza del collo, sulle mani, sulle braccia, al volto. A quel punto, mentre il 24enne continuava a menare fendenti, due colleghi, rimasti a loro volta feriti, sono intervenuti e uno di loro nella colluttazione ha accoltellato l'aggressore riuscendo così a bloccarlo. Il collega è stato fermato e subito rilasciato "avendo agito in una situazione d’emergenza", come si legge in un comunicato stampa della polizia. La Procura di Oslo ha aperto un fascicolo d'indagine e disposto l'arresto dell'aggressore che ora si trova ricoverato in coma farmacologico e piantonato in ospedale. Intanto, anche i parenti della vittima hanno presentato una denuncia alla Procura di Roma, competente per i reati commessi contro gli italiani all'estero.
Martina ha riportato ferite al volto, alle mani e alla carotide, è stata operata diverse volte volte restando per ore sotto i ferri. La 21enne è in condizioni molto gravi ma «non in pericolo immediato di vita», come ha confermato nella serata di ieri - domenica - la Farnesina. Secondo il padre, la ragazza «si sentiva molto tranquilla in Norvegia. Io faccio l'avvocato quindi mia figlia lo sa che se avevo detto di fare una denuncia era perché io questi eventi li sento e li vedo in Italia, però qui a Oslo non capitano così tanto». Nella capitale norvegese la ragazza era arrivata circa due anni e mezzo fa per frequentare un master in informatica e visto che non voleva farsi mantenere dalla famiglia si era messa anche a lavorare. «Si stava mantenendo da sola, – conclude Carlo Voce – aveva preso una nuova casa sua, aveva tanti amici, si era fatta la sua vita». Vita che ora è a rischio: la ragazza resta in coma.