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Master del Messaggero, nuova borsa di studio da Autostrade per l?Italia

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Erano gli anni del boom economico quando l’ingegner Fedele Cova portò a termine un sogno: collegare Milano a Napoli con una strada moderna, un’infrastruttura in grado di modificare l’immagine dell’Italia agli occhi del mondo. Così fu con l’Autostrada del Sole. Oggi lo stesso slancio propositivo dell’ingegner Cova rivive con una borsa di studio capace di far avverare un sogno: far diventare giornalista un giovane che vuole lavorare cimentandosi con il futuro. La scelta è di Autostrade per l’Italia che ha deciso di supportare il Master in Giornalismo e Media Communication del Messaggero in partnership con Unimarconi. Potranno partecipare all’aggiudicazione della borsa gli under-30 laureati in discipline economiche e umanistiche. Le eventuali esperienze precedenti nel giornalismo costituiranno un titolo preferenziale nella prima parte della selezione (che, appunto, si baserà sui titoli e sul curriculum vitae). Poi c’è la seconda fase: un colloquio con la commissione esaminatrice composta da Guido Boffo e Massimo Martinelli (direttore responsabile e direttore editoriale del Messaggero), dal direttore accademico del master Angelo Romeo e da un rappresentante di Autostrade per l’Italia (per il bando completo si può visitare il sito www.unimarconi.it).

CHI ERA

Cova nacque nel 1904 a Borgomanero, nel Novarese. Si laureò in ingegneria industriale a 22 anni. Poi fu chiamato dall’Iri nel 1955, con il compito di strutturare la Società concessioni e costruzioni autostrade e creare la dorsale in grado di collegare il Nord con il Mezzogiorno. Erano gli anni in cui il Paese si modernizzava. Il suo slancio portò alla realizzazione poi di larga parte dell’attuale rete autostradale della penisola: dalla A12 Genova-Sestri Levante e Roma Civitavecchia alla A14 Bologna-Taranto fino alle dorsali in grado di passare l’Appennino e unire i versanti Ovest ed Est come con la Caserta-Cerignola. Era in grado di guardare oltre. Come lui stesso scrisse in una autobiografia, «qualora non si fosse data una soluzione al problema della circolazione, si sarebbe aperta una crisi esiziale non per un limitato settore ma per tutta l’economia nazionale».

IL PERCORSO

Il master nato grazie all’intesa tra Il Messaggero e Unimarconi permette di ottenere 60 Crediti formativi universitari e ha tra i suoi docenti (grazie all’Academy intitolata a Paolo Graldi, indimenticabile direttore del quotidiano), alcune tra le firme più prestigiose del panorama giornalistico italiano. Poi c’è il tirocinio formativo: un’opportunità di formazione nelle redazioni del Messaggero e degli altri quotidiani del gruppo Caltagirone Editore (Il Mattino, Il Gazzettino, Corriere Adriatico, Nuovo Quotidiano di Puglia e Leggo) e dei periodici MoltoEconomia, MoltoSalute, MoltoFuturo, MoltoDonna, non solo nelle edizioni di carta ma anche nelle diverse declinazioni del giornalismo multimediale (dal web ai social). La formula realizzata dall’Università telematica Guglielmo Marconi, grazie alle sue piattaforme online, permetterà di poter frequentare il percorso accademico anche a distanza, favorendo chi ha difficoltà a raggiungere la sede centrale dell’Ateneo, a Roma. E lo stage potrà essere realizzato nelle sedi del gruppo editoriale nel Lazio, in Lombardia, ma anche in Veneto, Marche, Abruzzo, Umbria, Campania e Puglia. Il prossimo primo marzo alle 11, nella sede centrale del Messaggero (in via del Tritone, nella Capitale), ci sarà un open day nel corso del quale si illustreranno ai candidati gli elementi più caratterizzanti del master universitario.

LE OPPORTUNITÀ

La borsa di studio dedicata a Fedele Cova si aggiunge a quella che la Fondazione Lottomatica ha voluto mettere a disposizione e che è stata dedicata a Luca Cifoni, uno dei giornalisti di punta del quotidiano e che è scomparso di recente. Luca ha fatto della precisione, della completezza del lavoro e dell’umiltà la sua cifra stilistica. La borsa di studio dedicata a Cifoni è riservata a tutti i giovani under-30 con una laurea umanistica o economica. In questo caso chi la vincerà potrà essere formato e seguire il suo esempio. Il mestiere del giornalista è così: si impara tra i libri, studiando sodo, rubando i segreti da chi ha più esperienza ma anche per la strada, tra i palazzi del potere, nei luoghi delle grandi crisi internazionali, nelle emergenze che si vivono nei quartieri e nei più diversi luoghi del mondo, con le suole delle scarpe che si consumano per dare agli altri l’esperienza.

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