Maxi-processo Bigliettopoli, assolto un ex assessore comunale di Torino

"Perché il fatto non sussiste". Con questa motivazione il giudice Paolo Gallo ha assolto l'ex assessore comunale a Torino per il Pd, Enzo Lavolta, dall'accusa di corruzione elettorale alle amministrative del 2016. Secondo il pubbico ministero Gianfranco Colace, il politico avrebbe favorito il "re dei concerti" Giulio Muttoni, nella gara di assegnazione del "Terzo Forum dello sviluppo economico locale" che si tenne a Torino nel 2015.

La sentenza è stata pronunciata oggi, giovedì 4 luglio, durante un'udienza del maxi-processo Bigliettopoli. È raro che un presidente dei giudici si pronunci durante un dibattimento, ma ciò è potuto accadere in base all’articolo 129 del codice di procedura penale (Obbligo della immediata declaratoria di determinate cause di non punibilità).

Nel corso del procedimento, infatti, è stata dichiarata l'inutilizzabilità di una serie di intercettazioni telefoniche che - secondo la Procura - sarebbe stata il corpo del reato.  A chiedere il proscioglimento il difensore di Lavolta, l’avvocato Mario Gebbia, dopo che, all'inizio dell'udienza, il collegio non aveva accolto il deposito del cd di una intercettazione. "Una sentenza per me molto importante che dedico ai finti garantisti e soprattutto ai tanti che in questi anni hanno speculato su questa assurda vicenda", ha commentato Enzo Lavolta sui social.

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