Diventa operativa dal 2025 la possibilità per le famiglie italiane di escludere dal calcolo dell'Isee i titoli di Stato. Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha firmato il Dpcm di modifica relativo alle 'Modifiche al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 dicembre 2013, n.159, che fissa le regole per la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell'Isee. Il nuovo decreto - spiega una nota - nell'ottica di garantire una maggiore certezza del diritto a contribuenti ed enti, recepisce una lunga serie di novità intervenute nel tempo e che hanno modificato il testo del Regolamento che disciplina lo strumento utilizzato dalle famiglie italiane per accedere a misure sociali e di assistenza agevolate erogate dallo Stato e dagli enti locali.
"L'Upb ha calcolato che risparmieremo 10,4 miliardi di euro nel biennio 2025/26 rispetto a quanto avevamo previsto nel Def dell'aprile 2024" e questo in termini di minori interessi da sostenere sui titoli di Stato. Lo ha sottolineato, secondo quanto si apprende, la premier Giorgia Meloni nel corso del Cdm, parlando di una "buona notizia" sui conti pubblici. La maggiore affidabilità italiana ha detto, si traduce in "una diminuzione dello spread e dei tassi sul debito, e accresce l'appeal dei titoli di Stato italiani". "Dobbiamo essere fieri -perché i miliardi risparmiati sono miliardi in più da spendere nella sanità, nella scuola, nel sostegno dei redditi più bassi" è "un cambio di passo radicale rispetto alle scelte irresponsabili del passato".
Mimit, ok cdm al primo disegno di legge annuale sulle Pmi
Il Consiglio dei ministri ha approvato oggi, su proposta del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il primo disegno di Legge annuale sulle Pmi, che introduce misure strategiche per rafforzare le micro, piccole e medie imprese italiane, incentivando l'aggregazione, l'innovazione del sistema produttivo e l'accesso al credito. Tra gli interventi principali, spiega il Mimit, spiccano i 'Mini Contratti di Sviluppo' per il settore Moda, le Centrali consortili per coordinare le filiere produttive e nuovi incentivi fiscali per le reti d'impresa.
Vengono promossi il ricambio generazionale con assunzioni agevolate di giovani, la tutela della concorrenza con norme contro le false recensioni online e il riordino della disciplina dei Confidi per semplificare l'accesso al credito.
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