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Meloni, la risposta (implicita) a Francamente che ha definito l'Inno di Mameli «non inclusivo»: «?Ogni parola racchiude il nostro orgoglio»

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«L'Inno di Mameli è il canto di un popolo che ha lottato per la sua libertà e la sua unità. Ogni parola racchiude la nostra storia, il nostro orgoglio, il nostro senso di appartenenza. 'Fratelli d'Italia' è un richiamo all'identità e alla fratellanza di una Nazione che guarda avanti con fierezza. Viva l'Italia, viva il nostro Inno. Sempre». Lo scrive su X Giorgia Meloni. A cosa si riferisce la premier? Tutti gli indizi portano al caso aperto dalle parole di Francamente, cantante protagonista dell'ultima edizione di X Factor. Una risposta implicita alla polemica lanciata dall'artista che ieri sui suoi canali social aveva definito l'inno di Mameli «non inclusivo». 

L’Inno di Mameli è il canto di un popolo che ha lottato per la sua libertà e la sua unità. Ogni parola racchiude la nostra storia, il nostro orgoglio, il nostro senso di appartenenza. “Fratelli d’Italia” è un richiamo all’identità e alla fratellanza di una Nazione che guarda… pic.twitter.com/U7IyiEAvE5

— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) February 12, 2025

Francamente e l'Inno di Mameli: «Non è inclusivo, esiste un’Italia che resiste e che disprezza omofobia e razzismo»

Cosa ha detto Francamente

«Ragioni transfemministe per cantare un inno non inclusivo.

Prendiamo gli spazi, soprattutto quelli dai quali ci sentiamo più esclus3. C’è un’Italia che resiste, che vuole inclusività e diritti e che non pretende di legiferare sui corpi altrui. Avanti tutta». Così su Instagram Francamente, l'artista reduce dalla partecipazione ad X Factor 2024 dove fu eliminata prima della finale. «L’inno di Mameli non è inclusivo»: sostiene Francesca Siano, la ventottenne di Torino e protagonista della finale di Coppa Italia di volley femminile: è stata lei, infatti, a intonare l’inno nazionale. In un video pubblicato sul suo profilo Instagram (poi rimosso), Francamente ha affermato di aver pensato a cambiare il testo per renderlo più inclusivo. Sì, perché secondo la musicista Lgbt partire con “fratelli d’Italia” è assurdo.

Vilipendio alla bandiera

Dopo aver scoperto che cambiare le parole all’inno sarebbe stato vilipendio alla bandiera, ha deciso di accettare la proposta lo stesso per «prendere uno spazio e cantare l’inno, che sì ha un linguaggio non inclusivo, ma farlo da donna queer e vestendo determinati colori per dare un messaggio molto chiaro».

«Le persone queen esistono - prosegue la cantante - , le persone transessuali esistono, le persone non binarie esistono e tutte queste persone non sono cittadini, cittadine, cittadinu di serie B, ma hanno pari doveri e soprattutto diritti di ogni italiano e italiana. Le persone nere esistono all’interno della comunità italiana e anche loro non sono cittadine di serie B». Poi ha parlato della stanchezza collettiva a proposito degli episodi di razzismo e omofobia: «L’Italia si riconosce in un tricolore anacronistico, quando viene scritto l’Inno di Mameli si pensa ad unificare diversi stati sotto un’unica bandiera. Bene, noi questa bandiera ce l’abbiamo da tantissimo tempo e penso che oggi l’obiettivo dovrebbe essere quello di unificarsi sotto una bandiera di pace e inclusività».

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