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«Non so perché Stoltenberg dica una cosa del genere. Bisogna essere molto prudenti. Sono d'accordo sul fatto che la Nato deve mantenere la sua fermezza, non deve dare segni di cedimento. Sono molte le dichiarazioni discutibili. Ricordo Macron. Io consiglio maggiore prudenza. È importante che la Nato continui a mantenere il sostegno all'Ucraina per raggiungere la pace». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni ospite di "In mezz'ora" su Rai 3 commentando le parole di Stoltenberg sulla revoca del divieto di usare armi occidentali per colpire in Russia.
Meloni: «Ue, non sono disposta ad alleanza con la sinistra»
Parlando della possibile maggioranza alla guida della prossima Commissione Ue, Meloni ha dichiarato: «Non sono abituata a dare le patenti di presentabilità.
Il mio obiettivo è costruire una maggioranza alternativa. L'obiettivo è una maggioranza di centrodestra e mandare la sinistra all'opposizione in Ue. Penso che le maggioranze arcobaleno producano solo compromessi a ribasso e non possiamo permetterci un'Europa debole». E ha aggiunto: «Io non sono disposta a fare maggioranza con la sinistra, tutto il resto si vede».
«Premierato? Idea referendum non mi fa paura»
Sul premierato e sulle riforme «penso che la richiesta di dialogo non vada rivolta a me, io partivo da una proposta di semipresidenzialismo alla francese, quindi abbiamo fatto una riforma che non tocca i poteri del capo dello Stato e fa una cosa per tutti, introduce un grande elemento di stabilità».
«Io non capisco l'opposizione della sinistra» visto che siamo di fronte a «un sistema di cui beneficiano gli italiani, "dovranno passare sui nostri corpi" ha detto Schlein e dicono no all'elezione diretta del premier ma propongono di raddoppiare i senatori a vita», aggiunge. «L'idea del referendum non mi fa paura e non è su di me», spiega, rispondendo a chi le ricorda di aver detto «o la va o la spacca». «
Saranno gli italiani a dover decidere, sceglieranno loro, io punto ad arrivare a fine della legislatura, a quel punto mi giudicheranno gli italiani», conclude il premier.