ARTICLE AD BOX
"Per la prima volta a distanza di 30 anni non andrò alla presentazione dei palinsesti Rai": Sigfrido Ranucci lo ha detto durante la presentazione del suo volume, "La scelta", alla 23esima edizione del festival Il Libro Possibile a Polignano a Mare. Ai cronisti che gli chiedevano un commento su viale Mazzini, il conduttore di Report ha risposto in maniera provocatoria: "Non parlo della Rai, vorrei evitare un procedimento disciplinare...". Poi l'annuncio sul suo forfait.
Il motivo di questa eclatante protesta? L'ipotesi, neanche la certezza, che a partire dal prossimo autunno il suo programma in onda su Rai 3 venga trasmesso non in prima serata ma a un orario anticipato: "Credo che Report, una risorsa interna, essendo stata premiata come la migliore trasmissione di informazione, quella che incarna di più il servizio pubblico, meriti in assoluto più rispetto".
Cala la mannaia-Rai: salta il programma della Bortone. E per "Rep" c'entra solo Scurati...
Parlando del suo libro, invece, il giornalista ha spiegato che i temi principali sono la libertà d'informazione e i rischi legati al suo lavoro. "In Italia mi sono sempre sentito libero, anche in questi anni - ha sottolineato -. Bisogna mettersi d'accordo su quanta energia devi impiegare per difendere questa libertà di stampa, per renderla più divulgabile, su quanta forza hai ancora per difendere questo e il diritto dei cittadini di essere informati".