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Il prescelto è Sergio Conceicao, atteso oggi a Milano
di Salvatore Riggio
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Domenica 29 Dicembre 2024, 21:51 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 00:44
Paulo Fonseca non è più l’allenatore del Milan. Dopo essersi presentato tranquillamente ai microfoni di Dazn («Non ho parlato con nessuno, non so niente perché non è successo niente. Mi sento saldo sulla panchina del Milan e non ho paura. Mi aspetto di esserci a Riad»), è venuto a conoscenza del suo destino intorno a mezzanotte, appena dopo il pari con la Roma. All’uscita di San Siro lo ha confermato lui stesso. «Sono fuori dal Milan, è la vita». Un licenziamento che sconquasserà i piani del Milan a pochissimi giorni dalla semifinale di Supercoppa Italiana contro la Juventus (3 gennaio).
L'ESONERO
Il tecnico portoghese lascia San Siro con l’espulsione rimediata proprio nella sua gara, quella con la Roma, il suo passato, nemmeno troppo fortunato anche quello. Il prescelto è Sergio Conceicao, atteso oggi a Milano. Per lui, attualmente svincolato, si parla di accordo da un milione di euro fino al 30 giugno 2025 con opzione di due anni a carico della società rossonera. A dimostrazione di come non sia mai sbocciato l’amore tra Fonseca, dirigenza (nonostante le dichiarazioni di facciata) e giocatori. L'ultimo sfogo del portoghese al termine della gara di Champions con la Stella Rossa di quasi tre settimane fa («Io lavoro, non so gli altri. Sono stanco, posso far giocare la Primavera», in estrema sintesi il suo pensiero). Adesso l’esonero, ma per i tifosi non è l’unico colpevole. Ci sarebbero anche Gerry Cardinale e Giorgio Furlani.