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Milano, il progetto della Bicipolitana per rivoluzionare la mobilità

10 mesi fa 15
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E se la bicicletta fosse la chiave per una rivoluzione sostenibile della mobilità leggera a Milano? Probabilmente è da questa idea che uno studente di un liceo scientifico della città, 17 anni, la cui identità non è ancora nota, ha progettato la “Bicipolitana”, una rete di piste ciclabili concentriche con una decina di tracciati che percorrono la città da nord a sud e da est ad ovest, seguendo gli assi principali della città, a cui aggiungere anche tre linee circolari e diciotto velostazioni.

Il nome del progetto è Rec, Rete Ciclabile Espressa, e si differenzia dalle normali piste ciclabili per alcune caratteristiche specifiche, come viene raccontato nella presentazione del progetto sulla pagina Instagram “Velocipedi”. A partire da una «separazione fisica dagli altri utenti» come pedoni, macchine e moto, spiegano nel progetto. A Milano, su 312 km di piste ciclabili infatti solo 103 sono piste "in sede propria", protette da cordoli, pali o marciapiedi, nettamente distinte dal resto della strada. Altra caratteristica della Rec è la larghezza delle corsie adeguata per sorpassi a due ruote o bici-cargo, e ancora incroci protetti, segnaletica stradale lungo il percorso e velostazioni per il parcheggio in sicurezza delle bici.

La rete si articola in 3 linee circolari, 10 radiali che seguano la geografia della città e le principali stazioni metro del trasporto pubblico locale, oltre a 18 stazioni di parcheggio.

Si tratterebbe, stando a quanto riportato dal progetto, di un sistema di ciclabili integrato con quelle esistenti e quelle previste dal Pums oltre che con quelle di collegamento tra l’hinterland - la Città metropolitana - e Milano contenute nel progetto Cambio. Quest’ultimo prevede entro il primo semestre 2026 la realizzazione di una rete di 750 km di piste, grazie a 450 milioni di euro di investimento. Secondo l’ideatore del progetto, la "Bicipolitana" potrebbe costare circa 42 milioni di euro, che arriverebbero a 50 contando anche le velostazioni. Calcoli approssimativi che presto potrebbero attirare l’attenzione della Commissione Mobilità Attiva di Palazzo Marino. Milano, comunque, non sarebbe la prima città a realizzare un progetto simile. In Europa già diverse capitali ne sono dotate: Londra con la sua Cycle Superhighways e Parigi con la Velòpolitain progettata pensando alle Olimpiadi di quest’anno.

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