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Minacciato dal Cremlino, ecco la reazione del Quirinale: cosa significa il silenzio di Mattarella

2 giorni fa 1
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Il Quirinale sceglie la via della serenità di fronte ai nuovi, brutali, attacchi della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, che è passata alle minacce dirette: "Le sue parole avranno conseguenze", ha affermato rendendo pubblica la reazione del Cremlino. 

Sergio Mattarella ha evitato qualsiasi reazione o polemica. Una questione di posizionamento istituzionale: una cosa è un ministero, un'altra è la Presidenza della Repubblica. Ma soprattutto, la linea resta quella già espressa la scorsa settimana: valgono le parole pronunciate a Marsiglia dal Presidente della Repubblica, che aveva sottolineato come "tra le due guerre fenomeni di carattere autoritario presero il sopravvento in alcuni Paesi, attratti dalla favola che regimi dispotici e illiberali fossero più efficaci nella tutela degli interessi nazionali. Il risultato fu l'accentuarsi di un clima di conflitto - anziché di cooperazione - pur nella consapevolezza di dover affrontare e risolvere i problemi a una scala più ampia. Ma, anziché cooperazione, a prevalere fu il criterio della dominazione. E furono guerre di conquista. Fu questo il progetto del Terzo Reich in Europa. L'odierna aggressione russa all'Ucraina è di questa natura". Parole, queste ultime, che hanno innescato la rappresaglia del Cremlino.

Intanto, il presidente della Repubblica è impegnato in una visita ufficiale in Montenegro, che durerà fino a domani, martedì 18 febbraio. Non si tratta solo di un viaggio di cortesia verso un Paese vicino, ma di un'ulteriore conferma dell’attenzione che Mattarella ha sempre riservato all’evoluzione europea dei Balcani Occidentali. Fin dal suo primo mandato, il Presidente ha sostenuto il percorso di integrazione di queste nazioni nelle istituzioni europee, così come ha fatto per la Moldova e per l’Ucraina. Un obiettivo che resta centrale nella sua visione della politica internazionale, soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi globali.

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