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Mind The Gap, il Festival Transfemminista Intersezionale torna a Torino per la IV edizione

5 mesi fa 8
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Redazione

03 aprile 2024 14:30

Il festival Mind The Gap si propone come un evento chiave per esplorare e discutere il transfemminismo, una corrente di pensiero volta a promuovere l'uguaglianza per tutti. Nella sua quarta edizione, il festival si svolge a Torino, organizzato da The Goodness Factory, con l'intento di "Pensare, disobbedire, resistere". Dal 10 al 14 aprile, l'evento si impegna a sovvertire e a sfidare apertamente il celebre slogan fascista. Mind The Gap si impegna a dissipare le incertezze legate al concetto di transfemminismo, sottolineando che si tratta di una lotta per i diritti umani che va oltre la questione di genere, mirando a smantellare ogni tipo di discriminazione basata su genere, capacità fisiche, etnia, età, orientamento sessuale, peso corporeo, disuguaglianze sociali ed economiche e convinzioni religiose.

"Un festival sui temi del transfemminismo è necessario ovunque. Non solo per innescare un tempo della festa e del rito come strumento di reazione e disobbedienza civile, ma anche per porre in discussione degli schemi societari e inconsciamente introiettati, per aumentare il senso critico e convertire l'esperienza in sapere, determinare una trasformazione reale, un nuovo equilibrio fuori dai trend della narrazione contemporanea e dal conformismo culturale.

Mind The Gap,  ideato e prodotto da The Goodness Factory in collaborazione con tante altre realtà del territorio,  esiste per raccontare che transfemminismo è una bella parola. Una parola semplice. È un orizzonte che dovrebbe guidare non solo il nostro pensare, ma il nostro agire. È uno sguardo sul mondo necessario e ormai dovuto. È il nostro modo di imparare e di restituire, e far Politica usando la lettera maiuscola. È la liberazione che arriva solo dalla conoscenza e questo festival è il nostro regalo a noi stessə e a questa Città." racconta Annarita Masullo - The Goodness Factory sul senso dell'iniziativa.

Pensare, disobbedire, resistere sono le parole che diventano delle fiamme, immaginate per bruciare gli schemi esistenti al fine di ricostruirne di nuovi, contro ogni forma di discriminazione. Una quattro giorni per tracciare sentieri, costruire linguaggi e dare nuovi significati alle parole, con eventi, talk, approfondimenti sui temi che compongono le intersezioni del contemporaneo e che Mind The Gap esplora, mescolando persone, pensieri, linguaggi e punti di vista. 

Abilismo, corpi non conformi, erotismo, economia, la musica, la salute, intelligenza artificiale, il razzismo, i diritti LGBTQIA+ nel mondo, le adozioni e moltissimo altro sono i temi della quarta edizione di Mind The Gap: quattro giorni per acquisire nuove consapevolezze, per pensare, disobbedire e resistere. E farlo insieme.  Mind the Gap cresce anche nella sua dimensione diffusa, affinché la complessità trovi tanti e diversi luoghi per attivare le sue potenzialità e le sue diverse sfumature: OFF TOPIC, Campus Luigi Einaudi, Magazzino sul Po, Circolo dei lettori e Impact Hub sono gli spazi dove si svolgerà la quarta edizione del festival.

Quattro giorni di eventi, talk e approfondimenti

Ad aprire il festival Mind The Gap a OFF TOPIC mercoledì 10 aprile alle 21.00 Chiara Civello in "Sempre così tour. Costellazione Poetica". Un concerto speciale, un viaggio nella sua Costellazione Poetica, tra la musica, la poesia e le immagini, con la proiezione di This Is How A Child Becomes A Poet di Céline Sciamma, il corto che attraversa le stanze che furono la casa di Patrizia Cavalli, indimenticabile poetessa e scrittrice: un vero e proprio dialogo tra generi, tra scie di autori e autrici contemporanei e l'eco proveniente dalle grandi penne del passato. Il concerto è organizzato in collaborazione con Fondazione Piemonte dal Vivo.

Giovedì 11 aprile il festival riapre alle 15.00 nell'Aula Magna del Campus Luigi Einaudi con "Un processo all'intelligenza artificiale: alleata del transfemminismo o del patriarcato?" in collaborazione con CIRSDe, GenZ e Scomodo. Mind The Gap avvia una riflessione sull'Intelligenza Artificiale in ottica transfemminista per capire se sia uno strumento che può lavorare a favore della parità di genere o se i suoi bias siano troppo simili ai nostri, per essere parte del cambiamento. A moderare il talk Marinella Belluati, docente dell'Università di Torino e sociologa dei media e titolare cattedra Jean Monnet Com4T.EU, con Guido Boella, docente dell'Università di Torino e cofondatore della Società Italiana per l'Etica dell'Intelligenza Artificiale, Ron Salaj, ricercatore di ICT4D e Critical Technology Studies, Carola Frediani, co-fondatrice di guerredirete.it, Monica Cerutti, esperta di innovazione digitale e sociale e di politiche di genere, ambasciatrice Donne 4.0 e attivista per i diritti, Maria Rita Spada, fisica ed esperta di innovazione tecnologica. 

Il resto del programma è consultabile QUI

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