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Da Roma a Strasburgo, passando per Bruxelles. Il ministro Adolfo Urso si prepara a una nuova offensiva nel cuore dell'Europa per riportare all'attenzione delle istituzioni comunitarie i temi di politica industriale cari a Roma, automotive su tutti, quando mancano soltanto 40 giorni alla presentazione dell'atteso Clean industrial deal da parte di Palazzo Berlaymont. Il titolare delle imprese e del Made in Italy sarà martedì 21 a Strasburgo per discutere con europarlamentari e rappresentanti del governo il destino del comparto auto e delle industrie energivore, entrambi dossier oggetto di due non-paper preparati dall'Italia con altri Paesi Ue e ora sul tavolo della squadra di Ursula von der Leyen. L'agenda è già fissata: a margine dei lavori della plenaria dell'Eurocamera, Urso a quanto si apprende incontrerà i vicepresidenti della Commissione Ue Raffaele Fitto ed Henna Virkkunen, e i commissari Oliver Varhelyi e Andrius Kubilius.
Per preparare il terreno ai colloqui, il ministro si è confrontato in video con i capi delegazione dei partiti italiani al Parlamento europeo: nella visione degli eurodeputati di Fratelli d'Italia, Nicola Procaccini e Carlo Fidanza, la battaglia fa da «traino all'intera Ue sul dossier» dell'automotive. E, a detta del capo delegazione del Movimento 5 Stelle, Pasquale Tridico, i parlamentari europei italiani avrebbero incassato una «timida apertura» da parte del titolare del Mimit a fare propria in sede di Consiglio Ue la proposta pentastellata di istituire un nuovo fondo Sure - sulla scia di quello creato nel 2020 per ammortizzare i costi della disoccupazione scaturita dal Covid-19 - «per sostenere l'industria automobilistica e mantenere i livelli occupazionali in questa fase di difficile transizione». Bruxelles svelerà il 26 febbraio il suo massiccio piano industriale che, nelle prime informazioni delineate da Palazzo Berlaymont, dovrebbe concentrarsi sulla classica industria pesante - l'acciaio, l'alluminio e il cemento - e sulle imprese clean-tech.
Priorità nella proposta legislativa avranno misure per abbassare i prezzi dell'energia, ridurre la burocrazia e assicurare parità di condizioni per le imprese sul fronte commerciale. Ma il testo del Clean industrial deal conterrà anche le prime risposte concrete per l'automotive. A contribuire sarà anche il tanto atteso Dialogo strategico annunciato con grande enfasi a dicembre da von der Leyen, ma ancora formalmente senza data di avvio.