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Il riscatto di Theo Hernandez è quello del Milan, che volta subito pagina dopo la breve era di Paulo Fonseca e con Sergio Conceiçao in panchina, bravo, coraggioso e fortunato, centra subito un imprevedibile successo in Supercoppa italiana battendo l'Inter per 3-1 al termine di una clamorosa rimonta.
In Arabia i rossoneri vanno sotto 2-0 per i gol di Lautaro Martinez negli ultimi secondi del primo tempo e di Taremi nei primi secondi della ripresa. Entrambi evitabilissimi, segno che le distrazioni che hanno caratterizzato questa stagione non si cancellano con un esonero. Ma poi è il francese, il più discusso di questi mesi, il più deludente, l'uomo scelto da Fonseca per dare una lezione a tutto il gruppo, spedendo lui, l'intoccabile Theo, in panchina, a dare la scossa. Segna su punizione al 51', quindi serve l'assist a Pulisic per il 2-2 all'80'. Infine festeggia la rete di Abraham in pieno recupero, quella della vittoria e del delirio, arrivata su gran giocata dell'americano e assist di un imprendibile Rafa Leao, in grado si spaccare la partita nei 20 minuti di autonomia che ha avuto.
Rimonta folle per il Milan: i rossoneri portano a casa la Supercoppa contro l'Inter
"Abbiamo fatto una partita molto bella - spiega a caldo Hernandez -, sapevamo che l'Inter era una grande squadra. Ho avuto un momento difficile ma adesso mi sto mettendo a posto. Non sono ancora al 100%, quello che posso fare è aiutare la squadra come ho fatto oggi". Ai microfoni di Sport Mediaset il francese riflette sul recentissimo passato: "E' anche colpa nostra se Fonseca è andato via, noi siamo grati di averlo avuto, gli auguro il meglio. Adesso con Conceiçao abbiamo avuto poco tempo ma penso che abbiamo fatto bene".
Euforico, ovviamente, anche Abraham, il match-winner: "Abbiamo giocato con fiducia, coraggio e tanta fame. Questo Milan è una squadra forte".