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Mosca indaga sul presunto ruolo dei servizi di Kiev

10 mesi fa 23
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     Il Comitato investigativo russo ha detto che sta indagando per accertare se i servizi speciali ucraini siano coinvolti nell'organizzazione e il finanziamento dell'attacco al Crocus City Hall di Mosca. Il comitato ha affermato che i terroristi, dopo aver commesso la strage, intendevano arrivare a Kiev, "per ricevere la ricompensa che era stata loro promessa".

     Nove persone accusate di avere contatti con gli autori della strage del Crocus City Hall di Mosca e con l'Isis sono state arrestate intanto a Dushanbe, capitale del Tagikistan. Lo scrive l'agenzia russa Ria Novosti citando fonti dei servizi di sicurezza tagiki.

    La Corte del distretto di Basmanny a Mosca ha tramutato in arresto il fermo di una nona persona nell'inchiesta relativa all'attacco del 22 marzo al Crocus City Hall. Lo riferisce l'agenzia Ria Novosti, precisando che il sospetto, Nazrimad Lutfulloi, di 24 anni, originario del
Tagikistan, era stato fermato il giorno dopo la strage dalla polizia nei pressi della sala concerti perché aveva dato in escandescenze alla richiesta degli agenti di mostrare i documenti. Per questo un altro giudice aveva decretato il suo arresto per 15 giorni con l'accusa di teppismo.

   Ora la Corte di Basmanny, che conduce l'inchiesta sulla strage, lo ha accusato di avere partecipato al finanziamento di terroristi e ha emesso
un ordine di arresto valido fino al 22 maggio. Secondo l'avvocatessa di Lutfulloi, Margarita Khoreva, il suo assistito ha parzialmente ammesso la sua colpevolezza. 

I morti dell'attacco sono 144, fra i quali un colonnello dei servizi segreti

   Una delle persone ferite nell'attacco terroristico al Crocus City Hall è deceduta in ospedale e i morti nell'attentato sono quindi saliti a 144: lo ha dichiarato il ministro della Salute russo Mikhail Murashko, ripreso dall'agenzia Interfax. Secondo il ministro, le persone
ancora in ospedale sono 69, mentre 98 sono state dimesse. Tra coloro che sono ancora ricoverati - afferma sempre Murashko -
una persona verserebbe in condizioni "molto gravi", 16 in condizioni "gravi", mentre 19 dovrebbero essere dimesse nei prossimi giorni perché le loro condizioni migliorano.

   Tra gli uccisi nell'attacco c'è un colonnello dei servizi segreti militari russi impegnato nel conflitto in Ucraina, che era andato al concerto con la moglie e il figlio durante una licenza dal fronte. Lo scrive oggi la testata Rbk.

   Il colonnello, Timur Myasnikov, è stato colpito da tre proiettili dopo essere riuscito a spingere la moglie e il figlio in un posto sicuro, ha detto Arthur Malivanchuk, presidente dell'organizzazione degli ufficiali della città di Samara. L'uomo è morto dopo alcuni giorni di ricovero in ospedale e oggi è in programma il suo funerale. Il suo nome figura anche nella lista dei feriti ricoverati dopo l'attentato, pubblicata dalle autorità sanitarie della regione di Mosca.

    La notizia della morte è stata data anche nel canale Telegram dei diplomati presso la scuola militare Suvorov di Kazan, dove Myasnikov aveva studiato.

   Il colonnello era inquadrato nella Terza brigata delle forze speciali, che fa parte della Direzione principale dello stato maggiore russo, vale a dire i servizi segreti militari, in precedenza denominati Gru. Secondo l'ultimo bilancio fornito dalle autorità,
nell'attacco sono state uccise 143 persone e oltre 180 sono state ferite. Di queste, 74 sono ancora ricoverate negli ospedali.

'C'è stato un appoggio dell'intelligence di un Paese estero'

   Secondo la Turchia l'attentato rivendicato dall'Isis contro il Crocus City Hall vicino a Mosca, dove sono morte almeno 144 persone, non sarebbe stato possibile senza il sostegno di servizi segreti stranieri. Lo ha affermato Omer Celik, portavoce del partito di governo turco Akp. "Ciò non può accadere senza il supporto dell'intelligence di qualche Paese. La verità è che l'Isis non è in grado di portare avanti da solo un'organizzazione del genere. Tali azioni hanno uno sponsor", ha affermato Celik in un'intervista con l'emittente privata turca Ntv, esprimendo vicinanza al popolo russo per l'attentato. 
   

Kiev denuncia, online foto false di passaporti ucraini

    Falsi passaporti ucraini, ricreati da foto vere, dei terroristi tagiki che hanno compiuto la strage al Crocus, con il fine di avvalorare la tesi dei vertici di Mosca sul coinvolgimento di Kiev e degli Stati Uniti nell'attacco a Mosca, stanno circolando online, denuncia l'agenzia ucraina Ukrinform.

   "Nel tentativo di trovare una 'pista ucraina', i propagandisti (russi) hanno iniziato da subito a creare dei 'fake'. Secondo la storia falsa che stanno spargendo ora sulla piattaforma social X, i presunti autori (del Tagikistan) dell'attacco terroristico a Mosca sarebbero stati identificati come cittadini ucraini, i quali sarebbero stati arruolati dallo Stato usando soldi dei contribuenti americani. I propagandisti diffondono foto di quattro passaporti ucraini come presunta prova", scrive Ukrinform. Delle foto dei quattro passaporti, due sono ben visibili e due non sono leggibili perché di bassa qualità.

   Secondo la denuncia, i falsi sono stati realizzati sui social utilizzando vere fotografie di passaporti ucraini trovate su Internet. Per esempio, quello che viene attribuito al tagiko Tsiezar Yulii-Halarirohailalirozr Illich, secondo Ukrinform, apparteneva a un cittadino ucraino che fu arrestato per aver commesso un crimine nel 2020.

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