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Napoli, De Laurentiis furioso a Castel Volturno. I tifosi in subbuglio, contro la Roma anche gli abbonati disertano

8 mesi fa 9
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Nemesi vesuviana. Si, è così proprio nella stagione post scudetto. Come in “Ghostbuster” scoperchiata quell’urna con tutti i fantasmi che vengono fuori e si diffondono per una gestione approssimativa. E difatti non ci sarebbe neanche troppo da sorprendersi se alla fine di questa stagione il Napoli non rientrasse dopo 14 anni in Europa. Lacune tecniche e anzittutto strutturali. Aurelio De Laurentiis, furioso dopo il crollo di Empoli, era orientato a mandare la squadra in ritiro da sabato sera ma in città non ci sono 30 camere disponibili negli alberghi napoletani e della zona flegrea dove poter ospitare l’intera rosa. Ovunque è sold out per il boom dei turisti in vista del ponte del 25 aprile. Problema secolare questo qui citando Eraldo Monzeglio, ex tecnico del Napoli, che alla fine degli anni 40 sosteneva che al Sud non potevano nascere talenti perché mancavano strutture sportive. Un autentico cruccio. E aggiungiamoci il fatto che l’anno prossimo il Napoli deve sloggiare dal Konami di Castel Volturno, per un ventennio il centro tecnico del club. Come può quindi una squadra di livello internazionale, tra le top 15 in Europa, ambire a confermare traguardi importanti se non ha un quartier generale di sua proprietà che sia solamente dignitoso? Il ritiro degli azzurri è saltato per una ragione che esula dalle questioni interne. E questa situazione è quanto mai curiosa, imbarazzante per i livelli interessati. De Laurentiis oggi è a Castel Volturno per far sentire la voce del padrone ma domani sarà a Roma a Palazzo Chigi per una riunione sulla riqualificazione di Bagnoli. Anche questa vicenda vecchia quanto il cucco. Nella zona ovest della città il patron del Napoli ha un duplice piano: costruire un nuovo stadio sui terreni dove c’erano le acciaierie Italsider ed anche il centro sportivo della società. Il Governo è pronto a stanziare 650 milioni di euro per la bonifica a strettissimo giro che si abbina alla demolizione delle strutture ma la traccia è che il Sindaco di Napoli Manfredi, anche commissario per Bagnoli, spinga perché si migliori il Maradona in proiezione Euro 2032. All’incontro parteciperanno i ministri Fitto e Abodi. Il ritiro comunque ci sarà ma da venerdì, alla vigilia della sfida di domenica contro la Roma al Maradona (ore 18). I tifosi in città sono in subbuglio. In 4mila sono andati ad Empoli ed a fine gara hanno parlamentato con Di Lorenzo e compagni mostrando il sentimento di una piazza delusa. Domenica contro i giallorossi di De Rossi anche diversi affezionati sostenitori hanno annunciato di voler disertare la gara proponendo ad amici di approfittare del proprio abbonamento. E’slittata anche la vendita libera dei biglietti alle 16 di martedì. Intanto De Laurentiis deve programmare la prossima stagione. Entro i primi di maggio deve ingaggiare il nuovo tecnico. Calzona andrà certamente via. Il ds c’è, a meno di imprevisti, ed è il cilentano Manna dalla Juventus. Pioli avrebbe rotto con il Milan, Italiano avrebbe chiuso il suo ciclo a Firenze. Sono i due nomi in pole per la panchina. Conte resta una suggestione anche se pare che il tecnico salentino stia meditando: 24 milioni per 3 anni e piena libertà sul mercato. Non certamente un’offerta indecente. E poi la questione rinnovi: Meret ed Anguissa hanno il contratto fino al 2025. In loco, senza il nuovo ds e soprattutto il nuovo tecnico, le strategie da individuare sono difficili da applicare. E con questo nervosismo che c’è nel club, anche per i mancati emolumenti che sarebbero arrivati dall’Uefa in caso di qualificazione Champions, la situazione non è delle più serene. Il reset sta partendo e Dela, rientrando nel suo settore d’origine, deve indossare lo zaino di Dan Aykroyd e Bill Murray fulminando quanto prima gli ologrammi del disagio. La felicità non può arrivare solo dalla cessione remunerativa di Osimhen…

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