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La nave russa Ursa Major è naufragata nel Mar Mediterraneo tra le coste di Spagna e Algeria. Quattordici membri dell'equipaggio sono stati trasferiti lunedì notte al porto di Cartagena dai soccorsi. Secondo i media locali, la nave ha subito un'esplosione nella sala macchine intorno alle 12.30 di lunedì. L'equipaggio era composto da sedici persone, quattordici dei quali sono arrivate sane e salve sulla terraferma a mezzanotte. Sono due i marinai che risulterebbero dispersi.
One of the ships involved in Russia’s evacuation from Syria, the cargo vessel Ursa Major, reportedly suffered a major engine room explosion in the Mediterranean and sank earlier today.
Spanish press reports that 14 crew have been rescued, 2 are missing. pic.twitter.com/M3YZyVIXny
— OSINTtechnical (@Osinttechnical) December 23, 2024
Secondo alcune fonti l'imbarcazione farebbe parte di un convoglio di navi russe partite dal Mar Baltico e dirette molto probabilmente verso il porto di Tartus, in Siria. La missione, secondo analisti esperti di movimenti marittimi, consisteva nel caricare equipaggiamento militare da riportare in Russia dopo il ritiro dalla regione deciso in seguito alla caduta di Assad. Il capitano della nave ha dichiarato che trasportava container vuoti al momento dell'incidente.
La posizione della Ursa Major
Secondo quanto riporta Itamilradar la Major è stata la prima nave a superare lo stretto di Gibilterra. Più indietro il convoglio era composto anche dalla Sparta che, tuttavia, si è attardata nell'Atlantico a causa del peggioramento delle condizioni marine. Si tratta di navi civili utilizzate dal Ministero della Difesa russo.
La velocità
Da ieri mattina, come evidenzia Itamilradar, l'Ursa Major ha ridotto notevolmente la sua velocità e, a partire da ieri sera, ha iniziato a spostarsi verso sud a una velocità di un nodo. Inizialmente, si pensava che la nave russa avesse rallentato per aspettare il resto del convoglio. Poi le notizie dell'esplosione.