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Negoziati per il cessate il fuoco a Gaza: scambio di ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi in tre fasi

8 ore fa 1
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Uno scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi in tre fasi di 42 giorni ciascuna, fino alla liberazione di "tutti" i miliziani detenuti nelle carceri dello Stato ebraico. È quanto prevede la proposta di accordo per un cessate il fuoco a Gaza oggetto di negoziati indiretti a Doha, in Qatar, tra le autorità di Tel Aviv e Hamas, secondo quanto emerge da un testo fornito all'agenzia Efe da una fonte del movimento islamista. La prima fase dell'intesa, a quanto si legge, vedrebbe entrambe le parti sospendere le ostilità e un «ritiro delle truppe israeliane a Est, lontano dalle aree popolate». Entrerebbe inoltre in vigore «una sospensione temporanea delle attività aree (per scopi militari e di ricognizione) nella Striscia di Gaza per 10 ore al giorno e per 12 ore nei giorni di rilascio di ostaggi e prigionieri palestinesi». Il settimo giorno dall'entrata in vigore dell'accordo, è previsto che «in seguito alla liberazione di sette ostaggi, le truppe israeliane si ritirino dalla valle di Gaza (compreso il corridoio di Netzarim, che separa il nord dal sud della Striscia)» e «smantellino le postazioni militari e installazioni». In tale data, spiega la fonte, «gli sfollati cominceranno a tornare alle loro case (senza portare armi), la libertà di movimento sarà garantita in tutta la Striscia» e «dal primo giorno gli aiuti umanitari cominceranno ad arrivare, senza ostacoli, in modo intensivo, 600 camion al giorno, 50 dei quali carichi di carburante».

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