Home SignIn/Join Blogs Forums Market Messages Contact Us

Netanyahu vola da Trump 'per ridisegnare il Medio Oriente'

3 ore fa 1
ARTICLE AD BOX

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu inizierà domani, lunedì 3 febbraio, a Washington, i colloqui sulla seconda fase del cessate il fuoco di Gaza: lo fa sapere il suo ufficio all'indomani del quarto scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri palestinesi previsto dagli accordi per il cessate il fuoco.

Il premier israeliano incontrerà domani il presidente Donald Trump, primo leader straniero ad essere ricevuto dopo il giuramento del neopresidente. Netanyahu ha parlato ieri con l'inviato del presidente degli Stati Uniti per il Medio Oriente Steve Witkoff e ha concordato che i negoziati "inizieranno quando si incontreranno a Washington". Non è stata fissata una data per i colloqui formali che coinvolgono mediatori e delegazioni di Hamas e Israele, con la prima fase di 42 giorni che dovrebbe concludersi il mese prossimo. L'ufficio di Netanyahu ha detto che Witkoff parlerà con Qatar ed Egitto, mediatori chiave, prima di discutere con il premier israeliano "i passi per far avanzare i negoziati, comprese le date per la partenza delle delegazioni per i colloqui". Si prevede che la seconda fase riguarderà il rilascio dei prigionieri rimanenti e includerà discussioni su una prospettiva di pace permanente, a cui però diversi membri del governo di Netanyahu si oppongono.

Netanyahu 'con Trump avrò storico confronto'

"Mi sto recando a Washington per un incontro molto importante con il Presidente Trump. Il fatto che questo sarà il suo primo incontro con un leader straniero dopo il suo insediamento ha un grande significato per lo Stato di Israele": lo ha detto ai giornalisti il premier israeliano Benyamin Netanyahu al momento di salire sull'aereo diretto negli Stati Uniti, parlando di "storico incontro" nel quale si parlerà del futuro del Medio Oriente, che la recente guerra ha reso "irriconoscibile". "L'incontro - sono le parole del premier citate dal Jerusalem Post prima di salire sul Wing of Zion - riflette innanzitutto la forza dell'alleanza tra Israele e Stati Uniti. In secondo luogo, evidenzia la profondità del nostro legame, un legame che ha già prodotto grandi risultati per Israele e la regione", come gli Accordi di Abramo fra lo Stato ebraico e alcuni dei Paesi-chiave mediorientali. "Credo - ha aggiunto Bibi - che nei nostri incontri discuteremo anche delle questioni critiche che abbiamo di fronte: la sconfitta di Hamas, il ritorno di tutti i nostri ostaggi e il confronto con l'asse iraniano in tutte le sue forme, un asse che minaccia non solo la sicurezza di Israele, ma anche il Medio Oriente e il mondo intero." A Washington Netanyahu ha annunciato di avere in programma incontri anche, fra gli altri, con il segretario di Stato, Mark Rubio, con quello alla Difesa, Pete Hegseth, e con il Consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz, oltre che con vari membri del Congresso.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Leggi tutto l articolo