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Alta tensione a Otto e Mezzo. Qui il clima si fa incandescente quando Italo Bocchino cita i dati Istat riguardanti l'occupazione lavorativa. Cifre che vedono il tasso di occupazione maggiore tra gli over 50, ma in calo tra i giovani, con un aumento degli "inattivi", che rispettivamente crescono più degli occupati. Rispetto allo scorso anno, infatti, diminuisce il numero di persone in cerca di lavoro (-21,4 per cento) e cresce quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+2,8, pari a +337mila persone).
Ma Pier Luigi Bersani, anche lui ospite di Lilli Gruber, subito passa al contrattacco: "Abbiamo la bellezza di 4 milioni e 203mila persone a part-time, di cui il 56 per cento è involontario. Quando abbiamo il Pil allo 0,5 e la statistica dell’occupazione al 2, quella differenza di 1,5 ci dice una cosa che dovrebbe essere il punto della questione: abbiamo un lavoro sottopagato, poco qualificato, troppo precario. Sta cioè calando la produttività e questo per il sistema produttivo è un guaio. Ma vogliamo discuterne?". Insomma, per l'esponente del Pd il governo non deve parlare solo delle "cose buone". "Io - prosegue - non pretendo la bacchetta magica e non do tutta la colpa a Giorgia Meloni, ma invoco un governo che, anziché fare come i bambini, che vanno a scegliersi nel panettone il candito e l’uvetta, guardasse anche tutto il panettone. Ci sono un sacco di problemi, vogliamo parlarne?".
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Immediata la replica del direttore del Secolo d'Italia che ricorda come "Meloni purtroppo conosce i problemi che le sono stati lasciati in dote da Bersani e da tutta la sinistra". E ancora: "L’Istat dice il contrario di quello che ha sostenuto Bersani: abbiamo avuto un record di occupazione a tempo indeterminato. L’ultimo rapporto Ocse dice che l’Italia è cresciuta del 3,4%, cioè è il paese che cresce di più in assoluto tra i paesi dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. È ancora poco perché eravamo arretratissimi: la sinistra di Bersani ci ha lasciato una situazione devastante. Purtroppo i dati che riporta Bersani sono completamente falsi". "Bocchino, trattieniti – ribatte Bersani – I dati che ho citato sono esatti". Ma il giornalista non ci sta: "Non mi minacci, non mi spaventi". Finita qui? Niente affatto, il dem torna a dire che i suoi "sono dati esatti. Mi fa paura che un governo e i suoi sostenitori non siano in grado nemmeno di pronunciare i problemi".
Botta e risposta tra Italo Bocchino e Pier Luigi Bersani sui dati dell'occupazione in Italia, che quasi degenera in rissa. Bocchino accusa Bersani: "Lei sta dicendo cose false", e Bersani, rispondendo con tono minaccioso, ribatte. Bocchino, a sua volta, lo incalza: "Non mi… pic.twitter.com/28KQNnYmdE
— Davide Scifo (@strange_days_82) January 10, 2025