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Nuovo coronavirus, chi è la virologa cinese Shi Zhengli: la Batwoman del laboratorio di Wuhan e le ricerche sui pipistrelli nelle grotte subtropicali

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Il nuovo coronavirus dei pipistrelli individuato dalla virologa cinese Shi Zhengli ha remote possibilità di per contagiare l'uomo: lo ha detto Francesco Vaia, già direttore generale della Prevenzione sanitaria presso il ministero della Salute e componente dell'Autorità garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità. «Il virus potrebbe essere potenzialmente contagioso per l'uomo perché utilizza lo stesso recettore del SarsCoV2 , ma lo stesso studio ribadisce che c'è veramente una scarsissima possibilità, una remota possibilità, di contagio e quindi, pur con tutta la prudenza del mondo, mi sentirei di essere tranquillizzante per gli italiani», ha detto Vaia nell'intervista al Tg1 che a postato sul suo profilo Facebook. «C'è peraltro - ha aggiunto - una condivisione dei dati che non c'è stata nel passato dalla Cina. E siamo veramente pronti come Paese, come comunità clinico e scientifica, ad affrontare qualsiasi tipo di emergenza». Dietro la scoperta di questo nuovo virus c'è una virologa cinese, Shi Zhengli.

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Batwoman

La chiamano 'Batwoman' per i suoi studi sui pipistrelli, ma non solo. Shi Zhengli, 60 anni, è una virologa cinese con laurea in genetica e Ph.D presso l'Università di Montpellier in Francia. È specializzata nello studio dei coronavirus nei pipistrelli, ricercati con determinazione per quasi 20 anni nelle anguste grotte delle aree subtropicali di Guangdong, Guangxi e Yunnan, nel sud della Cina. Sono le zone in cui è maggiore il rischio che i coronavirus passino agli esseri umani dagli animali, in particolare appunto dai pipistrelli, serbatoio di molti elementi patogeni. Un serrato impegno scientifico che le è valso a buon titolo quel soprannome, arricchitosi però di ulteriori significati dopo la notorietà raggiunta con la pandemia del Covid-19 esplosa nel 2020 dopo le prime avvisaglie di fine 2019.

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I sospetti nella diffusione del Covid

A causa delle teorie, generiche e mai provate, sulle origini del virus, Shi finì nel mirino per il suo lavoro all'Istituto di virologia di Wuhan, sospettato di possibili coinvolgimenti nella diffusione dell'agente patogeno. I primi focolai del Covid-19 furono infatti registrati nel capoluogo della provincia di Hubei. Dall'Istituto, in altri termini, sarebbe potuto sfuggire il coronavirus e la pandemia all'origine di milioni di vittime nel mondo. La voce, partita in origine dai tabloid inglesi e fatta propria dall'allora presidente Usa Donald Trump, fu smentita pochi mesi dopo dalla stessa virologa in un'intervista scritta apparsa a luglio del 2020 sulla rivista Science. «Le affermazioni del presidente Trump sul fatto che il Sars-CoV-2 sia sfuggito dal nostro istituto contraddicono totalmente i fatti, danneggiano il nostro lavoro accademico e la nostra vita personale. Il presidente Trump ci deve le sue scuse», scrisse Shi, rilevando di ritenere più verosimile l'ipotesi di trasmissione via «ospite intermedio» piuttosto che il passaggio diretto da un pipistrello a un uomo. Resta il fatto che, a dispetto delle polemiche sull'origine del covoranirus che riemergono periodicamente, il suo impegno non è venuto meno sulla convinzione che si debba «evitare che si ripetano avvenimenti simili».

La prima caverna esplorata

La sua prima spedizione alla scoperta dei virus le sembrò quasi una vacanza, nel racconto che ne fece lei stessa in un'altra intervista. Nella primavera nel 2004, in una giornata ventosa e soleggiata, si era unita a un team internazionale di ricercatori per raccogliere campioni dalle colonie di pipistrelli nelle grotte vicino a Nanning, capoluogo dello Guangxi. La prima caverna esplorata era tipica di quella zona: grande, ricca di colonne di calcare e di facile accesso, essendo una meta turistica popolare. «Era spettacolare, con stalattiti bianco latte che pendevano dalla volta come ghiaccioli luccicanti per l'umidità", raccontò. Un paesaggio suggestivo e affascinante, pieno di minacce. «I coronavirus trasmessi dai pipistrelli provocheranno altre epidemie - disse preoccupata con un tono di certezza -. Dobbiamo trovarli prima che ci trovino loro».

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