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Oliviero Toscani, il fotografo Uli Weber: «Ci ha sempre messo la faccia, anche quando non piaceva a tutti. Aveva una brutta malattia»

19 ore fa 1
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È morto Oliviero Toscani, come annunciato dalla sua famiglia in un comunicato questa mattina. Il fotografo, noto per i suoi lavori provocatori ed impegnati che hanno fatto la storia delle campagne del brand Benetton, ha lasciato i suoi cari all'età di 82 anni. Era ricoverato da venerdì 10 gennaio nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Cecina (Livorno) in prognosi riservata. I medici avevano rilevato una serie di danni ad alcuni organi vitali. 

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Le parole di Uli Weber

È scomparso Oliviero Toscani, un maestro della fotografia, cui le generazioni successive hanno guardato come ad un modello. Abbiamo chiesto a Uli Weber, fotografo di fama internazionale classe 1964, un ricordo su questo artista e innovatore nel mondo delle arti e delle pubblicità.

Nato in Germania, dopo aver studiato fotografia a Roma, Weber si è trasferito a Londra.

Noto soprattutto per il suo lavoro nel campo del ritratto e della fotografia d'arte, appartiene ad una generazione successiva che ha guardato all'opera di Toscani come a un modello.

Lei conosceva Oliviero Toscani?

«Sì, conoscevo naturalmente il suo lavoro, lui invece l'ho visto e conosciuto molto rapidamente in alcune occasioni. Oliviero Toscani apparteneva alla generazione precedente alla mia».

Dove vi siete incontrati?

«L'ho conosciuto a un evento a Londra, dove ci siamo salutati, per rispetto reciproco  tra colleghi. Purtroppo è stato un incontro molto veloce, si trattava di un evento in cui era ospite e non c'era modo di approfondire il rapporto a livello personale. In un’altra occasione a Londra abbiamo lavorato vicini, i nostri studi erano affiancati. La sua era una brutta malattia. Conosco e faccio le condoglianze a sua figlia Lola Toscani, con cui ho lavorato».

Come descriverebbe l'influenza di Toscani sulla fotografia di moda?

«Oliviero Toscani ha creato numerose icone nel mondo della moda, ma le sue opere sono andate anche oltre: ha lasciato immagini che restano. I suoi sono stati lavori importanti, e ci ha sempre messo la faccia, anche se non piaceva a tutti. Ma le sue opere rimangono impresse nella memoria».

Lei pensa di essere stato influenzato dal lavoro di Toscani?

«In qualche modo penso di sì. Tutti guardavano al suo lavoro, i giovani si ispiravano alla sua innovazione. Era sempre interessante vedere i suoi scatti, come quelli famosi per Benetton».

Quale è il lascito di Toscani nel contesto della fotografia contemporanea e del mondo della moda oggi? 

«Sicuramente Toscani ha lasciato agli anni '80 e '90 una forte influenza, con campagne pubblicitarie che sono rimaste e rimarranno anche in futuro. Ho visitato la sua mostra al Palazzo Reale due anni fa, e il suo è un corpus di lavori davvero notevole, che piaccia o meno. Ha fatto tanto per l’Italia, diciamo che si è fatto notare».

Poi un pensiero per i cari di Toscani, tra cui la figlia Lola.

«Conosco bene Lola Toscani, è una producer con cui ho collaborato a due campagne per Ferrari per cui io ho scattato le foto. È una ragazza capace e in gamba, questa giornata non è facile per lei e le voglio fare le mie condoglianze».

La famiglia ha salutato Oliviero Toscani con un post su Instagram, che porta la firma anche di Lola.

«Con immenso dolore diamo la notizia che oggi, 13 gennaio 2025, il nostro amatissimo Oliviero ha intrapreso il suo prossimo viaggio. Chiediamo cortesemente riservatezza e comprensione per questo momento che vorremmo affrontare nell'intimità della famiglia. Kirsti Toscani con Rocco, Lola e Ali», si legge nella nota firmata dalla moglie Kirsti e dai figli. 

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