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Papa Francesco più mediatico ora è invisibile Il dubbio: mostrarsi o tutelare la privacy?

8 ore fa 1
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Il dubbio per il Papa è amletico, mostrarsi o non mostrarsi? La sua stanza d'ospedale inavvicinabile a chiunque è praticamente uno dei luoghi più scrutati del pianeta. Un fortino al decimo piano del Gemelli inespugnabile, con una cinta di pochi collaboratori a proteggerlo da ogni possibile pericolo ed interferenza esterna. Innanzitutto dal rischio sanitario di contrarre ulteriori infezioni oltre a quelle che sta già curando ai polmoni, a causa delle sue difese immunitarie spaventosamente basse. È per questo motivo che Bergoglio non vede praticamente nessuno.

IL RISCHIO SCIACALLAGGIO

A questo aspetto è stato considerato anche un inevitabile rischio collaterale, essere oggetto di un possibile sciacallaggio mediatico. Per qualsiasi capo di Stato ricoverato in circostanze analoghe vi è sempre l'insidia che qualche malintenzionato - anche tra i sanitari - possa scattare di nascosto foto da pubblicare e mostrare il corpo del leader devastato dalla malattia e dal dolore fisico. Generalmente si tratta di tentazioni ben remunerate. E le immagini rubate danno sempre agli avversari del leader malato un inevitabile vantaggio.

In questo scenario sfaccettato - dove il potere papale si intreccia con la responsabilità che si deve ad un miliardo e 300 milioni di fedeli al mondo – il dilemma amletico ogni giorno che passa per il Papa si fa più pressante. È l'ennesimo rebus da risolvere. Dal 14 febbraio scorso nessuno lo ha più visto in pubblico, e in giro da allora non ci sono immagini che ritraggono il simbolo dell'unità della Chiesa e punto di riferimento dei credenti. Man mano che passano le settimane è inevitabile che si allunghino le ombre e i sospetti.

Il papato più mediatico tra tutti, quello che ha predicato l'ecologia della comunicazione senza mai avere avuto timore di trasmettere il bene, parlando con il cuore, esponendosi senza timori in ogni circostanza imprevista, improvvisamente si è inceppato sulla via della trasparenza. In Vaticano, fonti autorizzate, hanno fatto sapere che il Pontefice non desidera per il momento farsi vedere, senza aggiungere ulteriori spiegazioni. Cosa che invece aveva ipotizzato Sergio Alfieri, il medico chirurgo che aveva operato Bergoglio due volte nel passato. Nell'unica conferenza stampa fatta dai medici del Gemelli aveva risposto irritato: «Ma voi fareste vedere vostra madre novantenne in pigiama?» I commenti che si accumulano, a qualsiasi latitudine e vengono amplificati dai social, sono sempre più consistenti. È ragionevole pensare che il pontefice mostri un certo pudore sul suo stato ma ha ormai toccato il record del Papa con il più alto giorno di "invisibilità" degli ultimi due secoli. Per questo si trova inevitabilmente davanti a un bivio. Mostrarsi ai fedeli, magari studiando una fotografia di spalle scattata dall'infermiere Strappetti, oppure proseguire sulla linea della invisibilità. Finora il Papa ha puntato tutto sul cosiddetto governo ospedaliero affidandosi ai documenti scritti e alla parola registrata (ovviamente prima del ricovero), come per esempio il messaggio bellissimo alle famiglie in crisi. «Dovete perdonarvi sempre, come Dio perdona ognuno di noi». Gli storici annotano che l'ultimo Papa costretto a non mostrarsi per un lunghissimo periodo fu Pio VII anche quello fu “oscurato” da Napoleone che lo teneva però prigioniero. Eppure sin dall'inizio del suo pontificato Bergoglio ha fatto fare un passo da gigante alla comunicazione diretta e quotidiana del Vaticano e lui stesso non si è mai sottratto a un selfie, ha fatto diffondere le immagini più bizzarre, si è fatto riprendere dal suo ottico storico a via del Babuino, nel negozio dei dischi, dal calzolaio, al bar a prendere un caffè. E ha incoraggiato sempre i fotoreporter a fare il proprio lavoro nel rispetto delle persone.

GLI SGUARDI CHE FRUGANO

Per lui «comunicare è qualcosa di divino» anche se, disse un giorno, «nella comunicazione digitale si vuole mostrare tutto ed ogni individuo diventa oggetto di sguardi che frugano, denudano e divulgano, spesso in maniera anonima». Da qui l'attuale invisibilità protratta e il dubbio amletico, ora che fare?

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