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Sono fragili, praticamente intoccabili. Ma la loro forza ha vinto il tempo e le parole che conservano sono adesso tra i più grandi rompicapi della ricerca moderna. Parliamo delle pergamene di Ercolano che conservano ancora tantissimi segreti. Basti pensare che dagli antichi rotoli di 2000 anni fa sono venute fuori storie di ogni tipo e, recentemente, dal frammento del mistero è venuta fuori una parola è "disgusto".
La scoperta è stata fatta da alcuni studiosi che stanno partecipando alla Vesuvius Challenge. Non si tratta della nuova sfida social ma una vera e propria competizione tra esperti "decifratori" che devono decriptare una serie di pergamente rinvenute nella città di Ercolano e adesso conservate in gran parte nella Biblioteca Nazionale di Napoli e alla Biblioteca Bodleiana dell'Università di Oxford nel Regno Unito. La pergamena in questione, denominata PHerc. 172, è il quinto rotolo intatto a essere virtualmente srotolato e disponibile online per la consultazione. Una delle prime parole ad essere tradotta è stata l'antica parola greca διατροπή, che significa "disgusto", e compare due volte in poche colonne di testo.
Brent Seales, professore di informatica all'Università del Kentucky e co-fondatore della Vesuvius Challenge, ha affermato che il rotolo di Oxford, tra tutti i rotoli di Ercolano scansionati fino ad oggi, conteneva il testo più recuperabile, con la composizione chimica dell'inchiostro che appariva più chiaramente nelle scansioni a raggi X.
La Vesuvius Challenge è una competizione che unisce machine learning e computer vision con l'obiettivo di decifrare i rotoli di Ercolano, antichi manoscritti carbonizzati dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Finora, sono stati assegnati premi per un totale di 1,5 milioni di dollari.
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LA STORIA
Nel 79 d.C., l'eruzione del Vesuvio seppellì la città di Ercolano sotto venti metri di fango e cenere, preservando una vasta villa appartenente presumibilmente al suocero di Giulio Cesare. All'interno della villa si trovava una ricca biblioteca di rotoli di papiro, carbonizzati dal calore ma rimasti intatti. Nel 1750, un contadino scoprì la villa sepolta, portando alla luce numerosi rotoli. Tuttavia, i tentativi iniziali di aprirli causarono la distruzione di molti di essi, data la loro estrema fragilità. Più di seicento rotoli rimangono ancora chiusi e illeggibili.
Nel marzo 2023, Nat Friedman, Daniel Gross e Brent Seales hanno lanciato il Vesuvius Challenge, mettendo a disposizione scansioni fatti con la tomografia computerizzata ad alta risoluzione dei rotoli e offrendo oltre 1 milione di dollari in premi per incentivare la comunità globale a decifrare questi antichi testi.
Utilizzando l'intelligenza artificiale e altre tecniche computerizzate per ricomporre il rotolo e migliorare l'immagine l'inchiostro, il team Vesuvius Challenge ha generato con successo le prime immagini di testo all'interno del rotolo, note appunto come PHerc. 172.
Nel dicembre 2023, dopo meno di un anno dal lancio della competizione, i partecipanti sono riusciti a leggere porzioni significative di un rotolo, rivelando testi inediti dopo 2000 anni. Il contenuto del rotolo riguarda temi come la musica, il cibo e i piaceri della vita. Mercoledì scorso una nuova scoperta.
LA MANIA
Per gli appassionati è diventata una vera e propria corsa alla traduzione. L'anno scorso si è aggiudicato una ricompensa da 700mila dollari tre studenti del Kentucky, tra i quali un tirocinante presso Space X, la società di Elon Musk. In quell'occasione furono svelati dopo 2mila anni i segreti di un papiro con gli scritti del filosofo epicureo Filodemo. E proprio l'imprenditore australiano ha annunciato che donerà due milioni di euro per finanziare la ricerca. Il tycoon ha investito anche un milione per progetti archeologici e di conservazione del patrimonio culturale romano, con tanto di convenzione con l'American Institute for Roman Culture che li distribuirà direttamente a studenti, ricercatori, archeologi, storici e restauratori. «Queste due iniziative riflettono la visione di Elon Musk di preservare, proteggere e promuovere la cultura e la storia romana, offrendo risorse concrete a ricercatori, educatori, studenti, archeologi, restauratori e storici», afferma il portavoce italiano di Musk Andrea Stroppa su X.
OBIETTIVI
Dopo i successi iniziali, la sfida si è evoluta con l'obiettivo di leggere il 90% di ciascuno dei quattro rotoli scansionati. Per raggiungere questo traguardo, sono stati istituiti nuovi premi, tra cui un Grand Prize di 200.000 dollari per il primo team che riuscirà nell'impresa. Inoltre, sono previsti premi per la prima segmentazione automatizzata e per la scoperta dei primi caratteri o del titolo nei rotoli rimanenti.
Le principali sfide includono la segmentazione dei rotoli, poiché sono lunghi, strettamente avvolti e danneggiati, e la rilevazione dell'inchiostro, che è radiotrasparente e quindi difficile da individuare nelle scansioni. Nonostante questi ostacoli, i progressi nella segmentazione automatizzata e nel rilevamento dell'inchiostro stanno aprendo la strada a ulteriori scoperte.
Il Vesuvius Challenge invita ricercatori, ingegneri e appassionati a unirsi alla comunità per contribuire a questa impresa storica. Partecipando, non solo si ha l'opportunità di vincere premi, ma anche di fare la storia decifrando testi antichi rimasti nascosti per millenni.