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Pascal Rousseau, l'ex portiere del Marsiglia colpito da amnesia dissociativa retrograda: «Ho perso la memoria. Facevo il calciatore ma non me lo ricordo»

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Faceva il calciatore, ma non se lo ricorda. Pascal Rousseau, l'ex portiere dell'Olympique Marsiglia, ha perso la memoria completamente nel 2019. Da allora sta lavorando per recuperare i suoi ricordi con l'aiuto della famiglia ma anche di alcuni suoi vecchi compagni di squadra. Il calcio ha fatto parte della sua vita fino da ragazzo, ora ha 62 anni: è arrivato anche a vestire la maglia della nazionale francese juniores e addirittura a vincere un campionato di Francia con l'Olympique Marsiglia nel 1990. 

Viene investito e perde 39 anni di ricordi, il neurologo: «Un caso rarissimo, va studiato. Mai vista un'amnesia così estesa»

Il racconto di Rousseau: non ricordo neppure la mia famiglia

Rousseau ha perso la memoria quando il suo cervello ha subito una sorta di corto circuito il 10 marzo 2019. «Mi sono svegliato in ospedale.

Non sapevo il mio nome. Un'infermiera è entrata e mi ha salutato con familiarità: «"Ciao! Sei finalmente sveglio?", mi ha detto. Ma io le ho risposto semplicemente: "Io non ti conosco". Era una vecchia amica da vent'anni. Ho dimenticato tutto». 

«Poi mi hanno presentato mia moglie, i miei figli. Non l'ho riconosciuta ma ho sentito che era lei e l'ho abbracciata» - racconta ancora spiegando che ha dovuto imparare nuovamente i nomi.

Colpito da amnesia dissociativa retrograda: cosa è

I medici gli hanno diagnosticato un'amnesia dissociativa retrograda: un disturbo che in genere si lega ad eventi traumatici ma, nel caso di Rousseau, è generalizzato.

Da allora l'ex calciatore ha iniziato un lavoro di recupero, anche incontrando i vecchi compagni di squadra: «Ho realizzato che ho giocato con giocatori incredibili», dice sorridendo. Sta cercando, a poco a poco, di riappropriarsi del suo passato. Alcuni dei suoi vecchi colleghi lo hanno aiutato, come Frank Lebœuf. Ad ottobre 2023 si è recato a Rennes per una partita contro il Nantes ed ha calcato il prato: non è bastato a suscitare dei ricordi particolari, ma l'accoglienza del pubblico il giorno della partita lo ha sollevato.

«Ho ricevuto una dose di amore incredibile! Il pubblico ha urlato il mio nome. I tifosi erano molto affettuosi». Ora ha deciso di scrivere un testo teatrale e portare la sua storia sul palcoscenico: «Ricordami», il titolo della piece.

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