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“Per Natale insegnami a giocare a tennis. Non ti dimenticherò”

7 ore fa 1
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Se centra l’obiettivo – se colpisce al cuore, si potrebbe anche dire – pure un libro può essere un regalo azzeccato. Lo stesso può valere per un profumo, altro regalo abbastanza tradizionale da mettere sotto l’albero di Natale. Così come tradizionali sono diventati oramai anche i cosiddetti regali «esperienziali», come viaggi, biglietti per concerti o eventi di vario tipo, oppure i massaggi, che stanno prendendo sempre più piede. Questo perché, come sostengono ad esempio i ricercatori dell’Università di Toronto che hanno studiato l’impatto dei doni, regali di questo tipo hanno la proprietà di sollecitare risposte emotive forti e di rafforzare le connessioni sociali, più di quanto non facciamo i ben materiali.

Su misura
Gli ultimi dati ci dicono che un italiano su quattro ha sfruttato il Black Friday di inizio dicembre per comprare a sconto e a mani basse ben metà dei doni di Natale. Stando ai sondaggi tre italiani su cinque scelgono il regalo che troveranno sotto l’albero orientando gli acquisti della madre e del padre, del proprio partner e di tanti amici per evitare brutte sorprese, e ben nove su dieci dicono che preferirebbero ricevere meno regali ma più utili.

 Se si vuol lasciare davvero il segno occorrerebbe innanzitutto dedicare tempo alla scelta da fare puntando soprattutto sui regali «sentimentali», «perché il loro effetto dura molto di più, perché ti fanno crescere e perché (magari anche solo un pochino) ti cambiano la vita – segnala Francesco Morace, sociologo e fondatore del Future Concept Lab –. E più un regalo è pensato e scelto “su misura” e più è apprezzato perché la persona che lo riceve si rende conto che chi lo ha scelto è qualcuno che ti conosce davvero e che conosce le tue passioni».

 Stando alle statistiche quest’anno gli italiani per i regali di Natale spenderanno all’incirca 10 miliardi di euro, in media poco più di 200 euro a testa ritornando così ai livelli di 10 anni fa. Più che i classici regali natalizi, dai profumi ai capi di abbigliamento ai gadget tecnologici ai giochi per i bimbi, stando al report Amex Trendex di American Express il 63 per cento degli italiani vorrebbe ricevere in dono un’esperienza dal vivo o un evento piuttosto che un oggetto che poi magari finisce nel giro delle cose da riciclare. Ad andare per la maggiore sono i viaggi col 59 per cento delle preferenze, seguiti dalle occasioni di intrattenimento e da quelle legate all’enogastronomia (40 per cento) come cene, degustazioni di vini e corsi di cucina.

Il mercato delle gift
Da anni ormai vanno fortissimo le gift card che anche nel 2024 si confermano tra i regali più quotati. Secondo un rapporto di «Research and Markets» nel complesso il mercato delle carte regalo in Italia è destinato a crescere dai 7,4 miliardi di dollari nel 2023 ai 9,7 miliardi del 2028 ad un ritmo che sfora il +6% annuo. «Le gift card esperienziali permettono ai destinatari di vivere momenti indimenticabili, scegliendo attività che rispecchiano le loro passioni e interessi. Questa tendenza riflette un cambiamento nelle abitudini di consumo, con un’attenzione crescente verso la qualità del tempo e delle esperienze vissute» viene spiegato.

 «Le persone hanno già fatto tutto e provato tutto e fanno presto a stufarsi e per questo sono arrivate a capire che le cose che contano di più sono quelle che rimangono, quelle che ti fanno crescere e ti fanno stare bene» sostiene Morace. Per fare centro occorre così puntare su interessi personali e sulle vere passioni. «Il viaggio in regalo va sempre bene, ma se pensiamo ai giovani oggi i ragazzi hanno capito che è importante investire su stessi, crescere e quindi per loro è diventato molto più cool fare esperienze che poi rimangono.

A lezione dal maestro
Se fino a qualche andava molto l’evento one-shot, come ad esempio andare a Monza e farsi un giro su una Ferrari con tanto di foto da mettere sui social, oggi registriamo un forte aumento della domanda di maestri in grado di insegnare qualcosa di nuovo in un ambito che consente di coltivare le proprie passioni. Penso ad esempio un corso con un grande disegnatore per insegnare a fare lo storyboard di un fumetto a chi è già bravo a disegnare o ad un pacchetto con 5 lezioni per chi vuole imparare a giocare a tennis. Lo stesso investimento sulla persona vale ovviamente anche per l’adulto, che quando va in pensione ha più tempo da dedicare ad una attività. A lui si può regalare qualcosa che poi possa diventare una nuova passione, ma va bene anche un abbonamento a teatro».

Il valore del tempo
Certo il fattore reddito, la disponibilità economica che su questo tipo di regali è determinante. «Sono impegni economici anche importanti – ammette Morace –. Ma in media la spesa per i regali di Natale, nonostante tutto, non è bassa. E non è nemmeno classista, tant’è che quella dei regali sentimentali è una tendenza abbastanza trasversale sia rispetto alle generazioni che rispetto alle classi sociali. Ma il vero lusso, visto che ne abbiamo sempre meno e siamo tutti stressati, è il tempo che si utilizza per pensare al regalo da fare, anche con largo anticipo. Anche questo viene capito e apprezzato dalla persona che lo riceve».

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