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Perseguita la ex fidanzata e finge di investirla con il figlio disabile: uomo a processo per stalking

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Quando è entrato in tribunale ieri mattina, mercoledì 8 gennaio 2025, ha suonato il suo braccialetto elettronico. Quest’uomo, 31 anni, già coinvolto in un’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia che sta facendo luce sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta a Torino e nel Torinese, non può più avvicinarsi alla sua ex fidanzata, anche lei presente al palazzo di giustizia. 

La donna, 27 anni, l’ha già denunciato tre volte per stalking, dopo la fine della loro relazione, assistita dall’avvocata Silvia Lorenzino. Per due volte, successivamente, ha scelto di ritirare la querela. Dalla terza, invece, è iniziato il processo che ora si sta celebrando in tribunale, in cui il 31enne è l’unico imputato, difeso dal legale Alessandro Paolini. 

Le accuse 

Dopo la fine della relazione della coppia, alla 27enne è stato diagnosticato il disturbo post-traumatico da stress. Racconta di aver subito telefonate insistenti da parte sua, minacce di morte, continui insulti. Lui le avrebbe detto: “Infame, schifezza, indegna”. L’avrebbe seguita fino a una piadineria nei dintorni di Torino, dove lei si trovava con il suo nuovo fidanzato, e avrebbe aggredito quest’ultimo. 

Quasi investito 

L’imputato e la presunta vittima hanno anche un figlio, che convive con una disabilità e vive con la madre. L’episodio più inquietante tra quelli denunciati da lei coinvolge anche il piccolo. 

Novembre 2023: la mamma e il bambino attraversano la strada davanti alla loro abitazione per rientrare in casa. L’ex di lei, che in quel momento passava di lì in macchina, si sarebbe lanciato contro di loro a gran velocità, fermandosi a pochi centimetri dalle loro gambe. Poi avrebbe abbassato il finestrino, salutato il bambino e insultato l’ex compagna. 

In tribunale 

Ieri, l’imputato ha scelto di raccontare la sua versione dei fatti davanti al giudice. “Le accuse nei miei confronti sono invenzioni o esagerazioni – si difende – Ero in apprensione per nostro figlio, perché il nuovo compagno della mia ex faceva uso di sostanze. Ma non ho mai provato a investirli e non li ho mai perseguitati”. 

Racconta la stessa versione dei fatti anche la nuova fidanzata del 31enne, anche lei ascoltata come testimone perché la sera del presunto investimento era in macchina con l’uomo. Il processo riprenderà a febbraio. 

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