ARTICLE AD BOX
Un'altra possibile svolta nel caso di Pierina Paganelli. Le immagini della videocamera di sorveglianza potrebbero salvare Louis Dassilva, unico indagato per l'omicidio della 78enne uccisa nel garage di casa con 29 coltellate a Rimini il 3 ottobre 2023. L'altezza ripresa dalla cosiddetta "cam3" non è compatibile con quella del soggetto che si vede nel filmato della farmacia di via del Ciclamino. È l'esito preliminare dell'incidente probatorio, notificato alle parti, in primis la difesa di Dassilva, gli avvocati Riario Fabbri e Andrea Guidi. Le conclusioni dei periti nominati dal gip escludono, sulla base dell'altezza, che il soggetto che si vede passare davanti alla farmacia in orario compatibile col delitto possa essere Dassilva, più alto del cosiddetto "ignoto1".
L'incidente probatorio
L'incidente probatorio richiesto dalla Procura e condotto dai periti del gip serviva a cristallizzare l'indizio secondo cui l'indagato, in carcere dal 16 luglio, fosse passato davanti alla telecamera dopo aver ucciso la donna. In un primo momento era parso che l'esperimento desse ragione all'indagine e invece ora cambia tutto. «È stata notificata nota tecnica da parte del collegio peritale con la quale è stato affrontato un aspetto preliminare sull'esperimento giudiziale della così detta "camminata cam 3"», dice l'avvocato Fabbri. «L'esito di questa preliminare conclude che la statura di Louis Dassilva risulta incompatibile con altezza del soggetto ignoto che sfilava dinnanzi alla cam 3 alle 22.17 del 3 ottobre 2023. La difesa accoglie con soddisfazione l'esito riportato nella nota tecnica».
La nuora indagata per favoreggiamento
Intanto Manuela Bianchi, la nuora di Pierina, è indagata per favoreggiamento. La donna è stata in procura dalle 9 di questa mattina, convocata dal sostituto procuratore Daniele Paci e dal capo della squadra mobile di Rimini Marco Masia. La donna ha risposto ad alcune domande circa la mattina del ritrovamento del cadavere. Quindi le è stato contestato il favoreggiamento. Dopodiché l'interrogatorio è stato interrotto per poi riprendere come persona sottoposta a indagine.
La donna, legata da una relazione extraconiugale con l'unico indagato per l'omicidio Louis Dassilva, in carcere dal 16 luglio, ha dapprima risposto ad alcune domande circa la mattina del ritrovamento del cadavere. Il 4 ottobre del 2023 secondo la Procura (che avrebbe in mano alcune consulenze foniche ed elettrogene), prima di aprire la porta e ritrovare il cadavere di Pierina avrebbe incontrato l'indagato. Dopo aver risposto alle prime domande come persona informata sui fatti, a Manuela Bianchi che avrebbe sostenuto di non ricordare cosa fece quella mattina, nei 4 minuti precedenti la scoperta del cadavere, è stata quindi contestato il favoreggiamento.