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Previsioni meteo Pasqua, l’Italia rischia di essere divisa in due: freddo al Nord e fiammate africane al Sud

6 mesi fa 6
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Non illuda il tepore di questi giorni. L’anticiclone alimentato da aria calda ha preso possesso delle medie e basse latitudini europee e sta portando temperature elevate durante il giorno, con punte di 20°centigradi in molte zone dell’Italia, Nord compreso. Le piogge e le abbondanti nevicate dei giorni scorsi sulle Alpi sono un ricordo. Oltretutto, a breve, entreremo nella primavera astronomica (il calendario meteorologico anticipa di 21 giorni la fine dell’inverno e l’inizio della primavera, mentre sotto il profilo astronomico la bella stagione scatta con l’equinozio, quindi il 20 marzo) ma, come si sa, questo non significa automaticamente la fine della stagione fredda. L’inverno, infatti, è sempre in grado segnare severi colpi di coda. Sarà così anche quest’anno? Andiamo per gradi.

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L’anticiclone in questi giorni sta “lavorando” da scudo impedendo l’arrivo delle depressioni dal Nord Ovest dell’Europa. L’affondo dei treni perturbati, dunque, viene respinto. Ma già nel corso del fine settimana un leggero allentamento della cintura anticiclonica comporterà l’ingresso di infiltrazioni più umide e fredde. In questo caso il fianco più esposto sarà quello Orientale. Un modesto fronte si muoverà in un letto di correnti nordoccidentali e sarà più attivo sulle regioni centro meridionali e in particolare quelle del versante adriatico. Sarà quindi un fine settimana instabile, a tratti variabile con piogge e temporali in particolare al Centro Sud. Il Nord dovrebbe essere maggiormente protetto tranne, probabilmente, l’estremo Est.

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Questa frattura in seno all’anticiclone, però, potrebbe aprire nuovi scenari non proprio allettanti in procinto delle vacanze pasquali. Quest’anno la Pasqua anticipa molto (il 31 marzo) e saremo da poco entrati nella stagione primaverile. In un contesto del genere l’atmosfera si presenta tradizionalmente più disturbata. È più facile, infatti, che l’allentamento del Vortice Polare possa far cambiare le condizioni meteorologiche nel giro di pochi giorni. Spesso è accaduto in passato che proprio tra fine marzo e inizio aprile bordate gelide abbiano raggiunto latitudini più meridionali, riportando le condizioni climatiche a quelle del rigido inverno. Dire adesso se anche quest’anno per Pasqua si verificherà una situazione del genere è davvero presto. L’attendibilità a due settimane diventa davvero bassa, ma gettando uno sguardo in avanti è possibile tracciare una linea di tendenza.

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Non potremo certamente guardare alla Pasqua come a un periodo caratterizzato da tempo stabile. Proprio l’atmosfera particolarmente “elettrica” in questa fase dell’anno, favorisce i cosiddetti "scambi meridiani": «L'aria fredda scende verso le medie latitudini dal Nord Europa/Atlantico, raffreddandole, mentre l'aria calda subtropicale africana (anticiclone africano) sale verso l'Europa. L'Italia, e in particolare le regioni del Centro-Nord, rischia di trovarsi in una sorta di "zona di convergenza" in cui interagiscono queste importanti figure meteorologiche. Proprio in questa "terra di nessuno" avvengono i contrasti maggiori e più insidiosi: il calore che si accumula nei bassi strati dell'atmosfera aumenta il rischio di eventi meteo estremi come nubifragi e grandinate. In sostanza, potremmo trovarci di fronte ad una serie di incursioni fredde ed instabili in quota in grado di destabilizzare non poco l'atmosfera, provocando piogge e temporali» spiegano gli esperti de ilmeteo. Così, «come capita spesso in primavera, questo non significa che le giornate di Pasqua e Pasquetta saranno rovinate dalle precipitazioni, anzi: questo tipo di fenomeni durano al massimo poche ore, prima del ritorno del sole (si tratta insomma della classica instabilità primaverile). Al Sud e sulle due Isole Maggiori non è addirittura da escludere la possibilità delle prime fiammate di calore, con punte massime di temperature pronte a schizzare fin verso i 24°C».

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